Una tecnica mentale per spingere al limite le proprie capacità fisiche
Wim Hof, conosciuto come The Iceman, è un atleta estremo che detiene oltre 20 record mondiali, tra cui quello della più lunga immersione in una vasca di ghiaccio.
Ha sviluppato, attraverso il potere della mente, la capacità di regolare a piacimento la sua temperatura corporea, il battito cardiaco e la circolazione del sangue.
Wim Hof è nato il 20 aprile 1959 a Sittard in Olanda.
Sin da piccolo era interessato al freddo, tanto che all’età di sette anni, sgattaiolò dal letto per andare a dormire nella neve che si era posata nel suo giardino.
Wim Hof era anche molto attratto dai libri, le culture esotiche e le pratiche dello yoga e la meditazione, che cominciò ad apprendere con lo studio.
Così, all’età di 17 anni, Wim Hof decise di intraprendere un viaggio per l’India, alla ricerca di maestri che potessero insegnargli le arti spirituali e lo yoga, che ormai padroneggiava quasi alla perfezione, pur avendolo solo studiato da autodidatta.
Ad un certo punto durante il suo cammino, Wim Hof sente il desiderio irrefrenabile di lanciarsi nelle cascate che gli si presentavano davanti e nuotare.
Lo fece, e immediatamente il suo pensiero venne interrotto dall’acqua fredda.
Queste sensazioni di forza e potere lo avvolsero.
Così cominciò il suo amore per l’acqua ghiacciata, in quanto capì come il freddo aveva un impatto positivo sul suo corpo, ma soprattutto sulla sua mente.
Wim Hof, a questo punto, torna in Europa, in particolare ad Amsterdam, dove resta a vivere in un vecchio orfanotrofio nel quale vive una vita ascetica, fatta da poco cibo e molto yoga.
Incontra Olaya, la donna che in seguito diventerà sua moglie e gli darà quattro figli.
Nonostante la famiglia, Wim Hof continuerà ad essere attratto dal brivido della sfida.
Olaya, che da sempre aveva sofferto di depressione, temeva che il marito potesse morire durante le sue sfide sempre più al limite e spesso spariva per mesi senza lasciare traccia, ma poi tornava.
Tuttavia, durante una scalata di Wim Hof, Olaya si gettò dall’ottavo piano della casa nella quale abitavano, morendo e lasciando Wim Hof con quattro bambini da mantenere.
Man mano il senso di colpa cresce e Wim Hof, seppur continuando a mettersi alla prova, decide di cominciare a diffondere la sua tecnica e il suo sapere.
La sua tecnica, che Wim Hof decide di condividere con il resto del mondo, è conosciuta con il nome WHM (Wim Hof Method).
Si tratta di una tecnica basata su una corretta respirazione che può essere divisa in tre fasi: iperventilazione controllata, che consiste in trenta cicli di respirazione; espirazione, che consiste in un respiro profondo, dopo aver trattenuto il respiro il più a lungo possibile; trattenere il respiro per 15-20 secondi.
Queste tre fasi devono essere ripetute per tre volte consecutive.
Grazie a questa tecnica, ancora in fase di studio approfondito da parte della medicina tradizionale, Wim Hof ottiene il soprannome The Iceman, e raggiunge numerosi Guinness dei primati, tra cui correre una maratona al Circolo Polare Artico scalzo e con solo dei pantaloncini, nuotare a 66 metri sotto una superficie ghiacciata, scalare la più alta montagna al mondo con solo i pantaloncini, correre una maratona nel deserto senza bere, restare in una vasca ricoperta di cubetti di ghiaccio.
Wim Hof è conosciuto in tutto il mondo e la sua tecnica descritta nel libro La forza nel freddo viene praticata da chiunque voglia controllare il proprio corpo e raggiungere obbiettivi straordinari.