Alcune recenti esperimenti sul campo hanno aperto la strada a quella che viene chiamata mindfulness dinamica, legata a pratiche motorie e, in questo specifico caso, al ciclismo.

Tutti noi sappiamo andare in bicicletta. Salire su una bici e pedalare è un gesto quasi automatico, una volta imparato non lo dimentichi più.

Ma quanti di noi veramente conoscono lo strumento che usano quasi ogni giorno? Quanti di noi se ne prendono cura? Quanti si prendono un momento per apprezzare una delle invenzioni migliori per l’essere umano e per l’ambiente?

A questo bisognerebbe pensare quando ci si prende cura della propria bicicletta. Conoscere ciò che usiamo, sapere ciò che facciamo, ci libera dalle ansie e dalle paure, ed è forse il primo atto di mindfulness che la bicicletta ci insegna a fare.

Libro La felicità in bicicletta, mindfulness dinamica

Alcuni consigli pratici per la scelta della tua prima bicicletta

Nel libro La felicità in bicicletta, Valter Ballarini e Daniela Angelozzi si preoccupano di avvicinare il lettore alla loro idea di mindfulness dinamica, una forma diversa di meditazione, che annulla lo stress dello sforzo, l’ansia, la paura di non farcela e, attraverso la fatica di un lungo percorso o di una salita difficile, permette di superare i limiti imposti dalla mente.

Chiaramente, basandosi il loro metodo sul ciclismo, la scelta della bicicletta giusta è fondamentale: per raggiungere il giusto risultato devi viaggiare con i giusti mezzi!

Scegliere una buona bicicletta:

  • La tua prima bicicletta non è la tua prima VERA bicicletta, ma ha lo scopo, altrettanto importante, di avviarti a questo percorso: devi scegliere una bicicletta della giusta altezza, maneggevole, ma soprattutto devi scegliere una bicicletta che deve piacerti;
  • Per la bicicletta successiva, quella che sarà la tua VERA bicicletta, ti consigliamo una MNB: sarà più facile abituarsi alla pedalata su strada se il tuo battesimo ciclistico è stato quello, ben più suggestivo, dei sentieri sterrati;
  • Esistono diversi tipi di biciclette: se sei un ciclista alle prime armi ricordati di non mirare troppo in alto (ci arriverai con il tempo!) e prova a ripiegare su biciclette gravel, adatte al ghiaino;
  • Ricordati: ogni bicicletta ha la sua strada. Ciò che va bene su un tipo di terreno può rivelarsi difficile da guidare, se non pericoloso, su un altro;
  • Se invece stai pensando di regalare una bicicletta a un bambino, non farti ingannare dalle rotelle, spesso sono inutili, o addirittura dannose. Il miglior metodo per far imparare a un bambino ad andare in bicicletta, trasmettendogli la fiducia e il coraggio che gli servono, è la bici a bilanciamento. E ricorda: un bambino su una bicicletta deve, prima di tutto, divertirsi!
Pedalare in montagna

Cos’è la mindfulness dinamica?

Con “mindfulness” si intende “consapevolezza”. Grazie a questa tecnica meditativa, i cui risultati benefici sono scientificamente provati, possiamo non solo migliorare la nostra salute, ma anche, per l’appunto, raggiungere una maggiore e più completa consapevolezza di noi stessi: il primo passo di un cammino di auto-guarigione.

Un piccolo particolare apparentemente banale: tra ciclisti ci si saluta sempre. Può sembrare una cosa da nulla, ma non lo è, se viene rapportato alla mindfulness dinamica. Il primo passo per conoscere gli altri è, infatti, conoscere se stessi, ed è questo che la mindfulness ci garantisce: pace e connessione con noi stessi, pace e connessione con il prossimo, con la comunità, con tutto quello che ci circonda.

Non siamo più abituati a essere, siamo abituati a fare. Ma empatia, comprensione, serenità, sono cose che noi possiamo creare, sono cose che siamo, anzi, che sono già dentro di noi, che sono con noi, e che noi dobbiamo imparare a comprendere.

Libro "La felicità in bicicletta" di Valter Ballarini e Daniela Angelozzi