Per migliaia di anni i popoli hanno conservato alcuni cibi mediante il processo della lattofermentazione. Tagliavano le verdure a pezzetti, aggiungevano spezie e sale e immergevano il tutto nell’acqua. I risultati erano – e sono tuttora – alcuni dei cibi più nutrienti del pianeta: le verdure fermentate.
Probabilmente non tutti hanno sentito parlare della lattofermentazione. Questo tipo di conservazione si verifica quando i lattobacilli, batteri buoni naturalmente presenti sulle verdure, trasformano gli amidi e gli zuccheri delle stesse in acido lattico, un conservante naturale che inibisce la crescita dei batteri nocivi ma al contrario fa prosperare i batteri buoni, in tal modo creando un potente probiotico. Inoltre, la lattofermentazione digerisce parzialmente il cibo, avviando il processo di disgregazione nelle sue parti componenti e facilitandone al massimo l’assimilazione da parte del nostro corpo.
Per di più, essa libera altri elementi nutritivi, comprese enormi quantità di vitamina C. I probiotici, gli enzimi e le vitamine potenziati nelle verdure fermentate ne fanno alimenti estremamente energetici.
Oltre a fornire molte delle vitamine e dei sali minerali necessari a curare l’intestino, le verdure fermentate sono ottime per controllare ed eliminare uno squilibrio da candida (un eccesso di candida è causa di sintomi molto simili a quelli della sindrome del colon irritabile).
La lattofermentazione rende le normali verdure ancora più nutrienti e biodisponibili. In più, le verdure sono frizzanti, effervescenti e assolutamente deliziose. Perché allora non provare?
I crauti
C’è qualcosa di particolare da sapere sui crauti: in realtà non servono colture per prepararli. Il cavolo combinato con il sale e immerso in acqua sviluppa di per sé batteri buoni, che diventano predominanti rispetto a quelli nocivi. Questa è una delle verdure fermentate più facili da preparare, perfetta per i principianti!
Per 3 litri (48 porzioni)
- 1 cavolo cappuccio grosso
- 2 cucchiai di sale marino
- Scarta le foglie esterne e la parte più interna del cavolo cappuccio.
- Taglialo a strisce della grandezza desiderata, a mano oppure con un tagliaverdure.
- Comprimi il cavolo in un contenitore da 4 litri circa di ceramica o di vetro che possa essere ermeticamente chiuso.
- Copri il cavolo con acqua filtrata per 6-8 cm oltre la superficie, per lasciare spazio al cavolo di spumeggiare ed espandersi mentre fermenta.
- Aggiungi il sale.
- Sigilla bene il contenitore e lascialo sul piano di cucina, lontano dalla luce solare diretta, per 6 giorni.
- Controlla ogni giorno per verificare che il cavolo sia sempre completamente immerso in acqua. Se le striscioline salgono oltre la superficie, spingile di nuovo verso il fondo. Se si forma della muffa a causa dell’emersione, non preoccuparti. Ricorda, non è dannosa: elimina semplicemente le parti ammuffite e spingi il resto verso il fondo.
- Dopo 6 giorni puoi trasferire i crauti in frigorifero.
Nota per la conservazione: i crauti si possono conservare in un contenitore a chiusura ermetica in frigo fino a un anno.
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