“Chi pensa bene agisce bene e si sente bene” (think good, do good, feel good): sono questi i principi ispiratori della vita quotidiana, mantenuti attivi grazie ai tre intermediari della forza guaritrice.
L’uomo ha tre corpi: il corpo fisico, composto da materia grossolana, il corpo astrale, formato da materia sottile, e il corpo causale spirituale. Testa, pancia e cuore sono la rappresentazione dei piani spirito-anima-corpo nell’uomo. I corpi e i kosha (strati) non possono esistere senza l’Atman, il Sé superiore. I corpi astrale e causale, formati da materia sottile, si addensano quando un uomo è prevalentemente o esclusivamente attratto dagli aspetti terreni. Al contrario, nelle persone che si dedicano alla pratica spirituale questi corpi tendono ad assottigliarsi sempre più, dando origine a un’aura luminosa e a uno stato d’animo sereno.
Il corpo è una manifestazione passeggera e non necessaria dello spirito. Come lo spirito, anche l’anima è immortale: risiede temporaneamente nel corpo terreno finché non impara a purificarsi e a realizzarsi. L’anima riceve vita tramite lo spirito e, in quanto sede della coscienza individuale, funge da intermediaria tra corpo e spirito, gli altri due principi della triade. L’anima è anche viatico delle energie tra questi due corpi ed è essenziale come il colore nella sua funzione di “intermediario” tra luce e oscurità.
Il ponte tra corpo e anima è costituito dal sistema nervoso, dalle ghiandole e dal sangue. Nel corpo astrale sottile i chakra sono gli elementi di collegamento tra piano corporale e piano spirituale. I chakra sono centri energetici sottili di importanza vitale.
Il Creatore ha dotato l’uomo di chakra per consentirgli di ricevere energia spirituale, una sorta di “vie d’accesso” dell’energia, grazie alle quali l’uomo ha la possibilità di liberarsi della propria condizione di “prigionia” fisica per riconnettersi al Sommo Principio. Nel corpo e nell’anima, tutto è collegato a questi sette centri energetici.
I tre chakra inferiori rappresentano la natura umana, mentre i tre superiori sono espressione della natura superiore dell’uomo. Nel chakra del cuore si incontrano e mescolano entrambe le nature umane.
Come le antenne ricevono le onde radio, i chakra ricevono le alte vibrazioni cosmiche e i prana, trasformando la luce cosmica in modo tale che questa possa raggiungere e alimentare i diversi piani del corpo e dell’anima umana. I chakra assorbono l’energia vitale universale prana, la scompongono nei suoi componenti base e la ripartiscono al sistema nervoso, alle ghiandole endocrine, all’apparato circolatorio e, quindi, a tutto il resto del corpo tramite le linee energetiche nadi della colonna vertebrale.
Shakti, la forza primigenia, sale dal chakra della radice (Muladhara), che si apre all’estremità inferiore della colonna vertebrale, verso il chakra sacrale (Svadhisthana), sotto l’ombelico, esprimendosi sotto forma di creatività o brama. L’energia continua a fluire sopra l’ombelico verso il chakra del plesso solare (Manipura) trovando espressione nella gioia e nella generosità, o in caso di blocco, in gelosia o avidità. Qualora la shakti salga al chakra del cuore (Anahata), posto al centro del torace e tra le scapole, si esprimerà sotto forma di amore, oppure odio e paura. L’energia fluisce poi verso l’alto nel chakra della gola (Vishuddha) esprimendosi sotto forma di riconoscenza o, in caso di disfunzioni, di biasimo. Tra le sopracciglia, al centro della testa, è posizionato il chakra della fronte (Ajna) che trova espressione nella consapevolezza, nella saggezza o, al contrario nella rabbia. Sopra al cranio, nel chakra della corona (Sahasrara), la shakti si esprime sotto forma di felicità e gioia.
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