Tra le amicizie “tossiche” vi è quella con la persona criticante e maldicente, che si attribuisce il compito di giudicare i meriti altrui. Nota i punti deboli di chi la circonda e talvolta persino di chi non fa parte della sua cerchia. In realtà punta a mettersi in luce; sottintende di valere più di coloro con i quali o dei quali parla, convinta così di raggiungere un livello superiore a loro (vedi anche L’amiciza tossica).
Il maldicente soffre dentro di sé di una mancanza di autostima e parla degli altri perché è convinto di non avere nulla d’interessante da dire su se stesso. Va da sé che questo individuo non si ama. Si rapporta agli altri secondo un pattern di superiorità/inferiorità che ha lo scopo di rassicurarlo sul suo valore.
L’amicizia con una persona maldicente
L’amicizia con una persona criticante/maldicente non è facile. Non bisogna trascurare che se uno dei nostri amici parla male di qualcun altro davanti a noi, abbiamo motivo di credere che faccia la stessa cosa con gli altri parlando di noi. Come affrontare la questione?
Intanto, se a essere criticati siete voi, potrà essere d’aiuto vedere la critica non come rivolta personalmente a voi e capire che il vostro amico fa di tutta l’erba un fascio.
Se la critica è giustificata, potete sfruttare questa informazione per migliorarvi. Se invece è ingiustificata, non vi può toccare e dunque non è necessario reagire (vuoi imparare a distinguere critiche positive e negative? Leggi No alle critiche negative).
Se ricevete vostro malgrado dal vostro amico pettegolezzi non graditi, il silenzio e il rifiuto di prendere parte alle malignità andranno a costituire un approccio conciliante e rispettoso. Fate capire con tatto al vostro amico che i pettegolezzi non vi interessano (attenzione però alle amicizie pericolose; leggi Chi è il vampiro energetico).