Rimedi e terapie dolci per sconfiggere la depressione

La depressione vera e propria è uno dei più comuni disturbi dell’umore. A quanto pare, quasi un individuo su cinque ne è affetto. Tra le donne le cifre raddoppiano.

Tendenzialmente in una sintomatologia depressiva si prescrivono troppo spesso antidepressivi senza andare a investigare o ricercare cause fisiche.
In realtà, le cause dei sintomi e del disturbo depressivo sono parecchie. Entrando per la prima volta nell’oscuro mondo della depressione sarebbe opportuno innanzitutto ricercare i disturbi nelle innumerevoli regole, strettamente collegate tra loro, del corpo. Nella maggior parte dei casi scopriremmo squilibri ormonali o carenze che possono essere trattati facilmente… e spesso con molto successo.

depressione

Possibili cause della depressione

Nel libro Antidepressivi naturali, Eberhard J. Wormer ci dice che la depressione può essere causata da uno o più fattori.
Possono infatti contribuire allo sviluppo della depressione i più svariati disturbi dei circuiti di regolazione fisici e psichici.

  • Fattori genetici: i disturbi depressivi spesso colpiscono più persone all’interno della stessa famiglia.
  • Fattori neurobiologici: ad esempio nella depressione si riscontrano carenze dei neurotrasmettitori serotonina (5-HT) e noradrenalina.
  • Fattori endocrini: i disturbi dei circuiti regolatori ipotalamici, ipofisari, surrenali e tiroidei possono contribuire alla depressione.
  • Fattori immunitari: la depressione è associata a una deficienza immunitaria (immunodepressione) e a una maggior tendenza all’infiammazione.
  • Fattori cronobiologici: la depressione si verifica più spesso in autunno/inverno. Inoltre, nei depressi il ritmo sonno-veglia è alterato.
  • Flusso ematico/metabolismo cerebrale: la depressione è stata associata a una diminuzione del flusso sanguigno e a cambiamenti metabolici nel cervello.
  • Malattie e farmaci: i pazienti con infarto, ictus, tumori e lesioni traumatiche si sono dimostrati suscettibili alla depressione.
  • Fattori psichici: alcuni eventi critici della vita favoriscono la depressione: traumi della prima infanzia, abusi, stati di stress psicosociale come la morte di un parente, il divorzio, la separazione, il puerperio e la disoccupazione.

Gli antidepressivi naturali

Con antidepressivi “naturali” intendiamo tutti quei rimedi e tutte quelle procedure che non hanno nulla a che fare con gli antidepressivi di sintesi. Si tratta di ormoni, vitamine, minerali, sostanze endogene, erbe medicinali, cure del sonno, rilassamento, psicoterapia e attività creative. La gamma di possibilità è sorprendentemente ricca e la si può utilizzare con successo, individualmente o abbinando i vari approcci.
Gli antidepressivi naturali spesso agiscono in modo olistico e ripristinano l’equilibrio perduto delle norme del corpo. Non hanno effetti collaterali rilevanti, come invece accade per gli antidepressivi di sintesi.

Alcuni esempi di antidepressivi naturali

Vitamina D

Uno dei principali motivi di stanchezza persistente, burnout e depressione è la carenza di vitamina D. In molti ne sono affetti, ma i medici di solito non ci pensano o si dichiarano non competenti in materia.

La carenza di vitamina D è molto diffusa, attualmente interessa almeno due terzi della popolazione. Si tratta di una sostanza vitale, un ormone e un integratore alimentare. Può anche essere usata come rimedio.
A oggi si sono concentrate sulla vitamina D diverse migliaia di studi scientifici. Negli ultimi vent’anni sono stati acquisiti approfonditi riscontri sull’importanza di questa vitamina per il corpo umano nella sua totalità. Uno di essi è la scoperta che la vitamina D può essere prodotta non solo nei reni, ma in quasi tutti i tessuti del corpo.

I sintomi di carenza di vitamina D sono aspecifici: debolezza generale, stanchezza, mancanza di energia, difficoltà di concentrazione, mal di testa e mal di schiena, palpitazioni, capogiri, disturbi di circolazione, problemi articolari, burnout. Le carenze di calcio e vitamina D causano disturbi del sonno, stanchezza, affaticamento e irrequietezza interiore, fino a disturbi dell’umore e depressione.

Ferro

Il ferro è il minerale più importante in caso di stati depressivi persistenti.
Il ferro assolve vari compiti nel corpo umano: è un componente dei globuli rossi (emoglobina) e del pigmento muscolare, è essenziale per il trasporto dell’ossigeno e l’eliminazione dell’anidride carbonica, contribuisce al metabolismo enzimatico, è un antiossidante efficace contro i radicali liberi ed è importantissimo per una efficace funzione di difesa. Quando manca il ferro, il sangue non può più trasportare la quantità di ossigeno necessaria al corpo.

Molti tessuti e organi rischiano quindi di ricevere poco ossigeno. Affaticamento, stanchezza, suscettibilità alle malattie e depressione sono i tipici sintomi della carenza cronica di ferro.