Siete mai stati manipolati? Farsi manipolare, farsi fregare, imbrogliare, infinocchiare, sono tutte esperienze della vita. Inevitabili? Sì, se si ignora come impedire che si verifichino nuovamente.
Le parole che si riferiscono a tali esperienze esprimono tutte l’idea di essere state vittime passive. Una persona “onesta” si è fatta manipolare da un “cattivo”. È davvero così? Le vittime sono effettivamente indifese, o forse inviano dei segnali, degli incoraggiamenti? Crediamo che basti evitare un certo tipo di persona per non ricadere in trappola, quando invece si tratta di individuare certi meccanismi. Può essere allettante dichiarare che i manipolatori sono “gli altri”. No, non siamo stati complici, non è stata colpa nostra; certe persone sono cattive…
Ciò che rende la manipolazione difficile da scoprire è che esistono numerosi modi di manipolare tanto i singoli individui quanto i gruppi di persone. Le tecniche più efficaci fanno leva sulle nostre emozioni: la paura, la collera, la confusione, l’insicurezza, la vanità, il desiderio di affermarsi e il timore del rifiuto.
Una caratteristica della manipolazione è che si può praticare:
• in modo discreto e invisibile per un obiettivo nel lungo periodo. È tanto più temibile quanto più il vero obiettivo del manipolatore è lontano nel tempo, perché il manipolato ha poche possibilità di accorgersene.
• in un modo più visibile e intenso al momento di una crisi, per avvantaggiare una certa persona, un certo gruppo o una certa soluzione, nel bene o nel male.
Ciò può accadere negli ambiti più svariati: a livello sentimentale; a livello professionale; a livello politico; a livello familiare e a livello di amicizia.
Siamo tutti manipolatori? La risposta è interessante… Per semplificare, sì, anche se in gradi molto diversi. Siamo tutti in grado di manipolare nelle situazioni di emergenza. Alcune persone manipolano frequentemente, i più pericolosi sono i truffatori; veri esperti nel mentire, nel pronunciare belle frasi per farsi “benvolere”.
Poiché le tecniche della manipolazione assomigliano molto a quelle d’influenza, vedrete chiaramente la linea di demarcazione tra le due, grazie a una domanda assai potente: chi ne trae vantaggio e chi ne fa le spese?
Nel caso dell’influenza, gli obiettivi sono chiari, volti a favore della persona cui ci rivolgiamo. Attraverso la logica (persuasione, argomentazione), l’esempio (comportamenti), le emozioni (sentimenti, minacce), cerchiamo di far fare qualcosa alla persona in questione. Per influenzare noi stessi, ci serviamo degli stessi approcci che utilizziamo per influenzare gli altri, cercando di raggiungere gli obiettivi che ci sembrano più validi.
Nella manipolazione, al contrario, gli obiettivi sono nascosti e volti esclusivamente all’interesse di chi manipola.
Ognuno di noi è manipolabile, sia pure in gradi diversi. L’importante è imparare a evitare le trappole. Il mondo esterno cerca di influenzarci continuamente: pubblicità, discussioni, riunioni, domande, stampa, mass media… Per la maggior parte del tempo, tutte queste cose non creano problemi. Potete evitare le trappole imparando ad ascoltare, aprendo gli occhi.
Se starete in guardia, potrete confrontare più velocemente il vostro obiettivo con quello che vi viene proposto. Saprete avvertire meglio, riconoscere le bugie, confondere coloro che vi fanno tante promesse, dire no…
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