In qualunque circostanza, fate sempre del vostro meglio, né di più, né di meno. Ma ricordate che il vostro meglio non è mai lo stesso, può cambiare da un momento all’altro. Tutto è vivo e cambia continuamente, così a volte il vostro meglio sarà di alta qualità e altre volte no. Quando vi svegliate freschi e riposati al mattino, il vostro meglio sarà diverso da quando siete stanchi e assonnati. Quando siete in buona salute anziché malati, o sobri anziché ubriachi, il vostro meglio avrà gradi diversi. Lo stesso vale se vi sentite felici, sconvolti, irritati o gelosi.
Nella vita quotidiana, il vostro meglio può cambiare da un momento all’altro, da un’ora all’altra, da un giorno all’altro. Cambierà anche nel corso del tempo.
Senza preoccuparvi della qualità, continuate a fare sempre del vostro meglio, né più né meno. Se cercate di fare di più, impiegherete più energia del necessario e alla fine il vostro meglio non sarà comunque abbastanza. Cercando di strafare, svuotate il corpo di energia, andate contro la vostra natura e ci metterete più tempo per raggiungere la meta. Ma se fate meno di quanto potreste, vi sentirete frustrati, vi giudicherete e aprirete la porta al senso di colpa e ai rimpianti.
Fate soltanto del vostro meglio, in ogni circostanza. Non importa se siete stanchi o malati, se fate davvero del vostro meglio vi sarà impossibile giudicarvi. Se non vi giudicate, non potrete soffrire di sensi di colpa e non vi punirete. Facendo del vostro meglio romperete un grande incantesimo che vi tiene prigionieri.
C’era una volta un uomo che voleva trascendere la sofferenza, così andò in un tempio buddista per cercare un maestro che lo aiutasse. Appena lo trovò gli chiese: “Maestro, se medito quattro ore al giorno, quanto tempo impiegherò a trascendere le mie sofferenze?”.
Il maestro lo guardò e disse: “Se mediti quattro ore al giorno, forse ci metterai dieci anni”.
Pensando che poteva fare di meglio, l’uomo allora disse: “Maestro e se medito otto ore al giorno, quanto tempo impiegherò a trascendere?”.
Il maestro lo guardò e disse: “Se mediti otto ore al giorno, forse ti ci vorranno vent’anni”.
“Ma come mai, se medito di più ci metterò più tempo?”, chiese l’uomo.
Il maestro rispose: “Non sei qui per sacrificare la tua gioia o la tua vita. Sei qui per vivere, per essere felice e amare. Se il meglio che puoi fare sono due ore di meditazione e invece ti sforzi di meditare otto ore, ti stancherai, non capirai il senso di ciò che stai facendo, non ti godrai la vita. Fai del tuo meglio e forse scoprirai che indipendentemente da quanto mediti, puoi vivere, amare ed essere felice”.
È arrivato l’AUDIOLIBRO di “I quattro accordi” di don Miguel Ruiz!