La sindrome del colon irritabile è un disturbo funzionale dell’intestino crasso associato a spasmi che provocano un’alternanza di stipsi e di diarrea. Negli individui affetti da questa malattia, l’apparato digerente appare particolarmente sensibile a vari stimoli: dieta, stress, ormoni. Questi stimoli si ripercuotono sulla motilità dell’intestino.
Tra i sintomi compaiono:
- Stipsi, diarrea o alternanza tra le due
- Gonfiori, crampi e dolori addominali che possono manifestarsi a intermittenza o come un persistente dolore sordo, spesso al basso ventre
- Sollievo dal dolore dopo l’evacuazione
- Presenza di muco nelle feci
- Eccessiva flatulenza
- Nausea, anoressia (perdita d’appetito)
- Stanchezza, cefalea
- Ansia, disturbi di concentrazione, depressione
Nessuno conosce la causa esatta del colon irritabile; è tuttavia presente un’ipersensibilità o una fragilità dell’intestino generata da fattori fisiologici, psicologici e alimentari.
Alcuni cambiamenti nelle nostre abitudini possono contribuire a restituirci il controllo dell’intestino e della nostra vita. Per esempio individuando ed eliminando gli alimenti che irritano l’intestino o che aggravano i sintomi:
- il latte e i prodotti lattiero-caseari (intolleranza al lattosio);
- il caffè, incluso quello decaffeinato, e tutte le fonti di caffeina (in alcune persone è tollerato il tè verde);
- tutti i prodotti contenenti sorbitolo (chewing gum senza zucchero) o xilitolo;
- il fumo, le bevande gassate e l’alcol;
- gli alimenti gassogeni (legumi, cipolle, cavoli, cavoletti di Bruxelles, broccoli, prugne secche ecc.);
- i fritti e le pietanze speziate;
- il frumento (glutine), il mais, gli agrumi e lo zucchero.
Giacché lo stress sembra accentuare i disturbi della sindrome del colon irritabile, è importante imparare a gestirlo meglio, cominciando con il fare grandi respiri molto profondi, espirando lo stress e inspirando tranquillità e pace. Un’attività semplice, per esempio il camminare, può aiutare a rilassarsi e così pure la meditazione e lo yoga.
Per approfondire:
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