Quando usiamo continuamente un dispositivo digitale (telefono, computer, televisione ecc.), non c’è modo che la mente raggiunga l’equanimità. È semplicemente impossibile.
Per esempio, quanti usano un dispositivo digitale prima di andare a letto e poi si girano e rigirano per ore? Esatto, tanti di coloro che hanno letto queste parole hanno vissuto la stessa esperienza almeno una volta. Negli ultimi tempi i nostri ritmi di sonno sono fuori sincrono per la troppa stimolazione digitale. Dormiamo meno e l’insonnia è in aumento, perché siamo dipendenti dalla droga dei dispositivi digitali.
Secondo il taoismo, impegnarsi in attività yang (maschili/attive) di notte ci porta fuori sincrono con la natura, perché la notte è il momento dell’energia yin (femminile/ricettiva): dovremmo riposare e fermare l’attività sensoriale. Se di notte ci dedichiamo ad attività yang, la mente si agita ed è pronta all’azione, perché pensa che sia l’inizio della giornata, in cui lo yang è per natura alto. Ecco perché se proviamo a dormire la notte diventiamo irrequieti. La mente è in movimento in un momento in cui dovrebbe riposare.
Per spiegare quanto sia assurdo, immagina di svegliarti alle sei del mattino dopo otto ore di sonno. Fai colazione alle sette, lavi i piatti e ti prepari per andare a letto alle otto del mattino.
Ridicolo, vero? Beh, è quello che sostanzialmente facciamo quando usiamo i dispositivi digitali nelle ore notturne. Così come non possiamo durante il giorno avere un flusso di yin seguito da yin, non possiamo neanche avere yang seguito da yang.
Il giorno, non la notte, è per l’aspetto creativo di yang.
Nel digiuno mentale, il detox digitale è essenziale. Se vogliamo coltivare una mente naturalmente vuota ci servono metodi per contrastare il bombardamento digitale.
Se non sei così fortunato da vivere senza bisogno di telefono, computer o televisione, allora dovrai praticare ogni giorno dei metodi efficaci.
Uno di questi è il “tramonto digitale”
Pratica:
Si tratta di una frase coniata da Brian Johnson, filosofo americano e perfetto coach di vita, per eliminare il problema dell’uso costante di dispositivi digitali e della televisione nelle ore notturne.
- Spegni tutti i tuoi dispositivi digitali verso le sei di sera o, meglio ancora, le cinque del pomeriggio; forse, impareremo di nuovo a parlarci faccia a faccia, guardandoci negli occhi.
- Il tramonto digitale elimina la nostra abitudine di usare i dispositivi digitali di notte. Questo metodo segue anche la natura, perché la luce blu dei dispositivi digitali blocca la naturale funzione della ghiandola pineale.
Le ricerche scientifiche hanno rivelato che la ghiandola pineale, un organo a forma di pisello nel cervello che il filosofo, matematico e scienziato francese Cartesio riteneva essere la “sede principale dell’anima”, inizia a secernere melatonina (ormone che regola i ritmi biologici) qualche ora prima del normale momento di coricarsi, riducendo la lucidità mentale e rendendo il sonno più invitante.
L’esposizione alla luce blu nelle ore notturne però può impedire alla ghiandola pineale di secernere la melatonina e alla fin fine alterare i nostri ritmi circadiani, influenzando i cicli del sonno.
Praticare il metodo del tramonto digitale preserva letteralmente la salute del cervello, fornendo prove biologiche dei benefici del digiuno mentale.
Quando lo facciamo per un lungo periodo, sentiamo la mente e il sistema nervoso cominciare a essere più calmi e rilassati, anche durante il giorno. Il sonno diventa più profondo e più facile. Questa semplice pratica da sola farà molto per trasformare il nostro stile di vita. Più tempo trascorriamo lontano dagli schermi digitali, più torniamo in risonanza con la natura e il suo ritmo ciclico.
Grazie al detox digitale, la mente non è agitata e distratta.
Tornare all’ordine naturale della vita (cioè al Tao) vuol dire comprendere la nostra innata presenza all’interno di una mente vuota e a digiuno.
Seguendo l’ordine della vita, riconosciamo che la natura è intrinsecamente semplice, finché la mente non la confonde con etichette e interpretazioni. Con il digiuno mentale ci rendiamo dunque conto che la mente può anche essere semplice, perché è vuota di nomi e di forme proprio come la natura… perché è la natura.