A cura del dottor Luigi Torchio

Secondo le più recenti ricerche scientifiche la dieta vegana si è dimostrata la più efficace per la riduzione del peso e per la prevenzione di svariate patologie, fra le quali tumori, ictus, infarti, diabete, sindrome metabolica, demenza senile, asma, allergie, malattie reumatiche, neurologiche e osteoporosi ecc.

Il passaggio alla dieta vegana può essere fatto progressivamente. Prima di escludere completamente la carne e i derivati animali è consigliabile introdurre primi piatti a base di cereali integrali (riso, orzo, farro, mais, kamut ecc.), specialmente quelli ad alto tenore proteico (grano saraceno, amaranto, quinoa) che possono contenere anche il 10% di proteine. A questi primi piatti aggiungiamo un secondo piatto di legumi che, se consumati in mix, contengono tutti gli aminoacidi essenziali per l’organismo (soia, piselli, fagioli, ceci, lenticchie, fave ecc.). Possiamo trovare questi mix di cereali integrali e legumi anche nella grande distribuzione, alcuni preparati cuociono in dieci minuti senza bisogno di ammollo.

È poi importante consumare abbondanti quantità di verdure di stagione, frutta e una trentina di grammi al giorno di frutta secca in guscio (noci, mandorle, pinoli, semi di zucca, lino, canapa ecc.) che contengono gli importanti omega tre, minerali e fosfolipidi. Questo tipo di alimentazione, integrata dall’eventuale assunzione di vit. B12, è assolutamente adeguata a sostenere l’organismo anche nelle fasi di crescita e per lo sportivo, come hanno dichiarato ufficialmente numerose società scientifiche fra cui la prestigiosa “American Dietetic Association”.

Il passo successivo, dopo aver tolto la carne e il pesce, è quello di ridurre e poi togliere anche latte e derivati e le uova, tutti alimenti che contengono elevate quantità di fattori di crescita che, nell’adulto predisposto, possono favorire l’insorgenza dei tumori.

Ricordo infine che l’acidità metabolica dell’alimentazione ricca di derivati animali viene compensata dal corpo utilizzando i fosfati e i bicarbonati delle ossa, favorendo l’osteoporosi, che è attualmente un flagello nella terza età.

Guarda il video dell dottor Torchio sulla dieta vegana: