La scelta di diventare vegetariani è circondata da un alone di modernità. Ma non lasciatevi ingannare: questa idea non è nata ieri.

maialino-coccole-amoreNell’antichità alcuni personaggi si sono opposti al consumo di prodotti animali. Il matematico e filosofo Pitagora riteneva che non si dovesse versare il sangue degli animali. Descrivendo la sua città ideale, Platone sottolineava che i suoi abitanti non consumavano carne. Dopo un periodo di regresso, le rivendicazioni vegetariane hanno conosciuto una ripresa a partire dal secolo dei lumi, grazie a filosofi come Voltaire e Rousseau. Il primo si chiedeva: “Che cosa c’è di più abominevole del nutrirsi in continuazione di cadaveri?”. Da allora, il movimento non ha smesso di acquisire importanza.

Epppure, oggigiorno continua a regnare una grande confusione.
Stando così le cose alcuni, non desiderando diventare vegetariani, si interessano poco ai benefici dei vegetali. È un peccato, perché ognuno può riequilibrare la propria alimentazione aumentando la quota proteine-vegetalidi alimenti di origine vegetale (sull’argomento consigliamo la lettura del libro Il grande libro delle proteine vegetali), senza per questo aderire ai criteri che spingono altri a compiere la scelta del vegetarianismo. Diventare vegetariani infatti è una decisione che in genere va al di là delle semplici considerazioni nutrizionali.

La moda “vegan”, che ci giunge dai paesi anglosassoni, non implica solamente opzioni alimentari. Consiste nell’opporsi alle sofferenze animali in tutte le forme, per esempio non indossando nessun indumento di origine animale (seta, pelle, pellicce) o evitando i prodotti cosmetici testati sugli animali. Abbiamo già visto tutti le immagini di polli allevati in batteria, in condizioni igieniche meno che minime, delfini impigliati tra le reti da posta, mattatoi in cui gli animali vengono condotti a morire con intollerabile crudeltà. Di che spingere alcuni a escludere completamente dall’alimentazione la carne o addirittura tutti i prodotti animali.

diventare vegetariani con gustoQuali sono i motivi per diventare vegetariani

Numerosi sono coloro che citano il rispetto dell’animale e del suo benessere.
Altri decidono di diventare vegetariani reagendo agli scandali che periodicamente macchiano l’industria agroalimentare.
Il vegetarianismo è più una posizione filosofica ed etica che una questione nutrizionale. Tra le righe, implica inoltre il desiderio di veder emergere una società nuova, più giusta, rispettosa e armoniosa.

I diversi tipi di vegetarianismo

Non tutti i vegetariani hanno lo stesso regime alimentare. Certi escludono unicamente la carne, altri il pesce, i latticini ecc. Ecco un piccolo lessico per raccapezzarvi.

  • I flexitariani evitano il consumo di prodotti animali, senza però eliminarli del tutto. Di quando in quando si concedono un piccolo “piacere animale”, puntando nel contempo sui vegetali per il resto del tempo.
  • I vegetariani classici escludono del tutto la carne e il pesce dall’alimentazione, ma consumano uova e/o latticini.
  • I vegetaliani sono più rigorosi. Non consumano nessun prodotto animale (compreso il miele) e nemmeno i sottoprodotti presenti in certi alimenti industriali (la gelatina delle caramelle, l’albume dei dessert al cucchiaio, le verdure cotte in brodo di carne).
  • I vegani escludono prodotti e sottoprodotti animali non solo dal piatto, ma anche da tutti i settori della loro vita (abiti, ambiente, cosmetici ecc.).

 

Il grande libro delle proteine vegetali di Anne Dufour, Carole Garnier e Marie Borrel, ci fa conoscere tutti gli alimenti di origine vegetale ricchi di proteine e ci insegna come utilizzarli con gusto nelle nostre ricette veg!

Il grande libro delle proteine vegetali