Durgā (detta anche Mahishamārdinī o Chandī) si dice che sia emersa dal sacro fuoco formato dalla collera degli dei per sconfiggere Mahishasura, un demone che non poteva venire distrutto da nessun uomo e da nessun dio. Da qui il popolare epiteto di Durgā, Mahishamārdinī.
Lei attese pazientemente in un giardino di piacere fino a quando il demone venne attirato dal suo sorriso e dal suo fascino schivo. Quando lei rifiutò la sua proposta, lui cercò di prenderla con la forza. Seguì una grande lotta con armate di demoni che attaccarono la dea e le sue shakti. Alla fine sconfisse Mahishasura in un combattimento solitario, mentre lui si trasformava in molti animali diversi, compreso il bufalo.
La storia di Durgā è ben nota ed esistono molte interpretazioni.
C’è chi dice che il demone sia il pensiero, altri che sia l’ego e altri ancora che sia la lussuria. Forse è tutti e tre. Altre versioni della storia la mettono contro i fratelli demoni Shumbha (arroganza) e Nishumbha (autosvalutazione).
Qualcuno dice che Durgā sia la consorte di Shiva e la madre di Kālī. Altri sostengono che sia Mahālakshmī o la personificazione della kundalinī-shakti.
Quale che sia il racconto, viene sempre identificata con una grande compassione e anche con la dignità, la compostezza, la bellezza e l’umorismo. Viene spesso raffigurata con dieci braccia, che simbolizzano le dieci direzioni: su, giù, i quattro punti cardinali e i quattro punti intermedi. Durgā cavalca una tigre o un leone, simboli della sua forza e del suo coraggio.
Il nome Durgā in sanscrito significa “Fortezza”, “l’Inaccessibile”, o “Difficile da avvicinare in battaglia”. Un’altra versione del suo nome è Durgatināshinī, che vuol dire “Colei che elimina le sofferenze”.
Oggi in India viene comunemente considerata una delle forme più potenti della divinità, la personificazione della Shakti che porta tutte le armi degli dei (deva) ma anche il fiore di loto e la conchiglia.
Di tutte le dee induiste è forse la più nota e adorata, adottata da molte tradizioni. Di conseguenza ci sono molte versioni diverse della sua storia e innumerevoli raffigurazioni in diversi stili regionali.
Invocazione
Oṁ Durgāyai Namaha
Descrizione dell’immagine
Durgā viene solitamente presentata con vesti rosse. Il colore della sua pelle dipende dalla forma che viene invocata e va dal blu al “colore dell’alba”. Questa immagine (vedi sotto, tratta dall’album da colorare Shakti) si basa sullo stile delle sue raffigurazioni comune nello stato nordorientale del Bengala, dove viene ritratta con la pelle gialla o dorata e con indumenti rossi.
Il loto su cui si trova è giallo con petali rossi. Il demone ha la pelle verde e le brache rosse, mentre il leone è bianco con criniera e coda gialle. Questa immagine è ispirata da un’incantevole opera d’arte di Calcutta della metà del Settecento, in uno stile popolare tradizionale che è cambiato ben poco negli ultimi trecento anni.
Virtù
Intensa compassione, potere illimitato, forza, concentrazione, integrità, dignità.