Il fegato è uno degli organi più voluminosi e importanti del corpo. Elimina numerose tossine, ma oltre a questo neutralizza le sostanze tossiche. Pertanto, se uno degli emuntori deve funzionare bene è proprio quest’organo. Infatti, se è vero che elimina queste sostanze, può esserne a sua volta sovraccaricato. Tossine e sostanze tossiche ne compromettono il buon funzionamento e la priorità diventa disintossicarlo per evitare di mettere a repentaglio la salute di tutto il corpo (per qualche spunto di depurazione, vedi “Depurare il fegato in primavera“).
Tossine:
- Scorie proteiche (urea)
- Scorie lipidiche (colesterolo, acidi grassi saturi)
- Veleni derivati da fermentazione e putrefazione intestinale (indolo, scatolo)
- Scorie glucidiche (acidi, flocculati)
- Sali minerali usati (sodio, cloro, potassio)
- Residui di ormoni
- Resti cellulari (per esempio di globuli rossi)
Sostanze tossiche:
- Alcol
- Medicinali
- Antibiotici
- Metalli pesanti da inquinamento
- Coloranti e altri additivi alimentari
- Insetticidi
- Tabacco
Come disintossicare il fegato
Per disintossicare il fegato occorre mettere in atto un’azione su più fronti.
Cambiare alimentazione
Gli alimenti che consumiamo esercitano un’influenza fondamentale sullo stato del nostro fegato. La sua forza e la sua resistenza sono quindi strettamente dipendenti da ciò che mangiamo.
- Margarine idrogenate
- Oli pressati a caldo
- Salumi e insaccati
- Alimenti ricchi di zucchero (caramelle, biscotti, cioccolatini, confetture)
- Fritti
- Alcol
- Caffè, tè nero
- Alimenti con additivi
Alimenti da preferire
- Verdure crude e cotte: carote, finocchi, cavoli
- Frutta cruda: mele, pere, uva
- Cereali germogliati: grano, orzo, erba medica
- Frutta secca: datteri, fichi
- Bevande: acqua, infusi, succhi di frutta e verdura
- Spezie: rosmarino, prezzemolo, timo, erba cipollina
Ricorrere a integratori per il fegato
Il fegato deve beneficiare di una nutrizione ottimale per condurre a buon fine tutte le sue attività. In particolare, ha bisogno di vitamine e oligoelementi per attivare i numerosi enzimi responsabili delle trasformazioni biochimiche.
La nostra alimentazione quotidiana fornisce al fegato una parte dei nutrienti di cui ha bisogno. Ma se l’organo è pigro o malato, questi apporti sono insufficienti. Inoltre, i bisogni nutrizionali di un fegato congestionato o funzionalmente menomato sono molto più alti.
Ottimi a questo scopo si dimostrano alcuni integratori naturali:
- Lievito di birra
- Germe di grano
- Polline dei fiori
Assumere rimedi fitoterapici
La fitoterapia è uno dei metodi più efficaci per stimolare il lavoro del fegato. Le piante medicinali utilizzate sono definite “epatiche” o “epatodrenanti”.
Alcune piante hanno effetto coleretico (aumentano la secrezione di bile): carciofo, frangola, cardo mariano, cicoria, curcuma, tarassaco, genziana, rosmarino ecc.
Altre hanno effetto colagogo, cioè agiscono sulla cistifellea stimolandola e tonificandola. Tra queste: carciofo, boldo, crespino, rafano nero.
Infine, certe piante esercitano un effetto protettivo, ossia proteggono gli epatociti dalle aggressioni, frenando la penetrazione delle sostanze tossiche, stimolando la produzione di molecole ed enzimi che il fegato utilizza per distruggere le stesse o aiutando la rigenerazione delle cellule danneggiate. Tra le piante con queste caratteristiche troviamo: cardo mariano, crisantello e desmodio (per approfondire, leggi anche “Le erbe amiche del fegato“).