Gli antichi ritenevano che la rabbia, il risentimento, l’odio e la collera rappresentassero delle sofferenze della mente che influiscono in modo molto negativo sul nostro stato di benessere. E poiché la rabbia, soprattutto la rabbia repressa, comporta sempre dolore, malumore e insoddisfazione, era considerata dagli antichi non solo un errore e una debolezza della personalità, ma anche una “malattia dell’anima”.
Ma quali sono le cause della rabbia?
Secondo Albert Kitzler, esperto di filosofia antica e autore del libro Guarire con la filosofia, la rabbia nasce quando la realtà non corrisponde alle nostre aspettative, quando le cose non vanno come avevamo sperato, quando qualcuno esprime un’opinione su di noi che differisce negativamente dall’immagine che abbiamo di noi stessi. In questi casi si crea in noi una frattura, un conflitto interiore, le cui radici sono dentro di noi.
La rabbia nasce quando la realtà non corrisponde alle nostre aspettative
Quali soluzioni adottare, allora, per gestire la rabbia?
Un’ottima arma a nostra disposizione per gestire la collera è quella dell’autocontrollo, che ci aiuta a evitare pericolose reazioni immediate. Afferma Seneca: “Il miglior rimedio dell’ira è il saper rinviare. All’inizio non chiederle di perdonare, ma di formulare un giudizio”.
Si potrebbe obiettare che può essere molto salutare anche esprimere i propri sentimenti negativi, senza tenerseli dentro. In alternativa, essi continueranno a vivere in noi, a rappresentare un peso con conseguenze nefaste per l’equilibrio della nostra mente. È vero, concede Kitzler, ma l’intenzione degli antichi pensatori non era assolutamente quella di ignorare o reprimere la rabbia. Era piuttosto quella di analizzarla per non fomentare l’ostilità e proteggere se stessi e gli altri da reazioni incontrollate, imponderate o esagerate.
Trattenersi non per reprimere, ma per analizzare le proprie sensazioni e capirle meglio
Chi reprime nega i propri sentimenti e li trasferisce nel subconscio; chi trattiene una reazione provocata da una sensazione nella convinzione che sia la soluzione migliore, percepisce quel sentimento e lo riconosce, ma non si piega all’impulso che ne deriva come non segue ogni pulsione che avverte.
Gestire la rabbia per ritrovare la serenità è un’abilità che possiamo sviluppare, con un po’ di esercizio e applicando le varie strategie che ci suggeriscono gli antichi filosofi. Questo naturalemente vale per altri “mali” dell’anima, quali paure, ansia, stress, preoccupazioni ecc. Se vuoi approfondire tutti questi argomenti, ti consigliamo la lettura del libro Guarire con la filosofia.