La Gluten Sensitivity non è altro che una fase iniziale, funzionale, non ancora lesionale, della celiachia, come una pre-celiachia.
La sensibilità al glutine è quindi una sindrome che può coinvolgere ogni apparato, sistema e ghiandola del corpo umano.
Sviluppa un’ampia sintomatologia, spesso invalidante, per lo più minimizzata e sottovalutata. Questa Sindrome necessita di essere conosciuta bene per poter essere diagnosticata, altrimenti si rischia di essere curati per più malattie da più specialisti di branche diverse con molti farmaci, per disturbi che apparentemente nulla hanno a che fare tra di loro, mentre esiste un comune denominatore: il glutine.
I sintomi più comunemente riscontrati nella Gluten Sensitivity possono essere suddivisi in due categorie: in primis una sintomatologia che coinvolge specificatamente lo stomaco e l’intestino, tenue e crasso, una seconda invece con sintomi extra gastro-intestinali, anche molto distanti tra loro, detti “sintomi generici di infiammazione” (MUS), che fanno intravedere un coinvolgimento di molti sistemi e apparati: pelle, apparato respiratorio (alte e basse vie, naso, gola, orecchie), apparato osteoarticolare-muscolare, apparato genito-urinario, fegato, pancreas, testa, sistema nervoso, sistema vascolare (arterioso e venoso), metabolismi, tiroide, ecc.
Ci ritroviamo quindi di fronte a una vera e propria sindrome con un’ampia, diversissima e alternante sintomatologia, con gradi diversi di gravità a seconda della sensibilità del soggetto e dalla durata della malattia.
Vediamo in dettaglio i disturbi legati al glutine a oggi noti:
- Stomaco: gastrite, ernia jatale, reflusso gastro-esofageo, duodenite, dispepsia, ulcera gastrica, ulcera duodenale, calcolosi della colecisti.
- Intestino: colon irritabile, emorroidi, ragadi anali, stipsi, diarree, rettocolite ulcerosa, Morbo di Crohn, Sindrome da sovracrescita batterica nel tenue (SIBO).
- Apparato respiratorio: tracheiti, bronchiti.
- Bocca: afte, difetti dello smalto dei denti.
- ORL: riniti, sinusiti, faringiti, tonsilliti, laringiti.
- Pelle: eczemi, dermatiti, acne, orticarie, dermatite erpetiforme.
- Osteoarticolare muscolare: artriti, dolori muscolari, osteomalacia, osteoporosi, artrite reumatoide.
- Apparato genito urinario: cistiti, vaginiti, amenorrea, aborti spontanei, infertilità femminile, menarca ritardato, menopausa precoce, dismenorrea.
- Reni: nefropatie.
- Fegato: epatosteatosi, dispepsie, calcolosi della colecisti.
- Pancreas: pancreatiti.
- Testa: cefalee, emicranie.
- Sistema nervoso: disturbi di memoria, disturbi di concentrazione, ansia, insonnia, depressione, stress.
- Sistema vascolare: ipertensione arteriosa, insufficienza venosa arti inferiori, vertigini, acufeni.
- Metabolismi: sovrappeso, obesità, dimagrimento, anemia, leucopenia, stanchezza cronica, ipertensione arteriosa, perdita dei capelli, bulimia, anoressia, difficoltà di crescita, diabete insulino dipendente (Tipo I).
- Tiroide: ipotiroidismo, tiroiditi autoimmuni.
- Malattie autoimmuni: tiroiditi, artriti, fibromialgie, Morbo di Sjogren, Artrite reumatoide, Lupus eritematoso.
Attualmente, basandoci sull’esperienza clinica maturata sino ad ora, possiamo affermare che, a differenza della celiachia, la Gluten Sensitivity si evidenzia, in molti casi, con problematiche in alcuni casi reversibili. Ciò significa che l’eliminazione del glutine dalla dieta per il soggetto con una sensibilità al glutine, può essere in alcuni casi anche temporanea e non permanente, come nel caso del paziente celiaco. In ogni caso la ripresa o meno del glutine va valutata caso per caso e comunque non prima di aver risolto completamente l’infiammazione della mucosa intestinale e di aver ripristinato lo stato di salute dell’individuo nella sua totalità.
Tratto da: