Estratto dalla prefazione di Reishi, il fungo dell’immortalità, a cura del dott. Ivo Bianchi, Medico Chirurgo, specialista in Medicina Interna, presidente dell’International Micotherapy Institute.

Tra tutti i funghi usati in medicina, soprattutto in quella orientale, quello più noto, ma anche il più interessante dal punto di vista farmacologico e scientifico, è senza dubbio il Reishi o Mannentake o Ling-Zhi o Ganoderma Lucidum. Il primo utilizzo documentato di questo fungo risale a oltre 4000 anni fa e da sempre nella cultura cinese e giapponese viene associato con la regalità, la salute, il recupero, il potere sessuale e la longevità. La Medicina Tradizionale Cinese ad esempio lo considera uno dei rimedi di livello più alto dal punto di vista curativo, sia per il corpo che per la mente. Nel più antico erbario della Cina, il Shen Nung Pen T’sao Ching, questo fungo è considerato il principale caposaldo della Medicina stessa, un’erba di categoria superiore: “Se vuoi stare bene o rinforzare il tuo organismo, se vuoi vivere a lungo senza invecchiare mai, usa questo medicamento!”. Il Reishi ha un’aura di fungo miracoloso anche tra i Giapponesi, dove la leggenda vuole che fosse parte dell’esigua dieta del mitico Sennin, il Saggio delle Foreste, che viveva da eremita nei boschi ed era noto per la lunghissima vita e la straordinaria resistenza.
Oltre all’azione sul fisico, gli è stata attribuita anche un’azione dal punto di vista psico-emozionale: di esso si dice che “calma la mente” e per questo viene prescritto con successo nei casi di ansia, nervosismo, insonnia. Esso agisce sul sistema nervoso in maniera molto profonda, al punto che molti ritengono che favorisca la meditazione.
Oggi la ricerca scientifica ha permesso di isolare in questo fungo innumerevoli composti bioattivi, che spiegano dal punto di vista biochimico le moltissime proprietà terapeutiche che gli sono attribuite: immunomodulanti, antitumorali, antiallergiche, antiipertensive, antinfiammatorie, antimicrobiche, antidiabetiche, ipocolesterolemizzanti, ipoglicemizzanti, antiossidanti, cardiotoniche ed epatoprotettive, solo per citarne alcune.

Reishi, il fungo dell’immortalità è un testo importante, innovativo e utile, perché l’autore rende fruibili le osservazioni millenarie della Medicina Orientale, quelle che hanno portato ad attribuire a questo fungo le molteplici proprietà che lo caratterizzano.
Libro sotto alcuni aspetti divulgativo e semplice,  permette tuttavia di far conoscere anche in Italia il Reishi al vasto pubblico di coloro che cercano un approccio ragionato, naturale e globale alla propria salute fisica e al proprio equilibrio psico-spirituale. Questo fungo infatti può essere considerato uno dei rimedi più efficaci al fine di aiutare l’organismo a mantenere uno stato di equilibrio funzionale ad una soddisfacente condizione di salute psicofisica, oltre che a ripristinare l’equilibrio perduto in presenza di una malattia.