Con il Solstizio d’Inverno la luce del giorno torna, poco a poco, a prendere il sopravvento sul buio della notte. Nell’alba del Solstizio una nuova vibrazione scaturisce dalla nascita di un Sole che si è rigenerato e che viene a fecondare la Terra, stimolandola a nutrire ciò che ancora è in gestazione nel suo ventre, mentre la luce sottile del nuovo Sole irradia di forze spirituali la materia, per nutrirla a sua volta del soffio della Vita.
Simbolo della vita che trionfa sulla morte, la luce che ritorna è prodiga di rinnovate promesse, di nuove speranze, di nuove occasioni, per culminare nella primavera futura.
Un tempo, quando vivevamo in consapevole relazione con la Natura e ci nutrivamo esclusivamente dei suoi frutti, avevamo la necessità di regolare i nostri ritmi con quelli della Terra. Era necessaria quindi la conoscenza astronomica del ciclo solare che determinava, in rapporto con la rotazione della Terra, i cambiamenti stagionali, indicando la precisa misura del tempo per le semine e per i raccolti; così come il tempo per la gestazione degli animali e quello più propizio per la nostra.
I siti megalitici, che ancora oggi sono disseminati in molte parti dell’Europa, sono probabilmente ciò che resta di un’antichissima e incredibile conoscenza scientifica e spirituale, che secondo alcuni ricercatori precede di molto la nascita e lo sviluppo delle grandi civiltà conosciute.
Alcune tradizioni legate al Solstizio e a questo periodo invernale:
Agrifoglio
L’agrifoglio è associato al simbolismo della morte e della rinascita (in particolare nell’ambito delle stagioni). In passato l’agrifoglio veniva utilizzato per fabbricare lance, sia per le qualità del legno che per il suo simbolismo legato all’equilibrio e al vigore nel combattimento. L’agrifoglio può essere utilizzato negli incantesimi e nei rituali del sonno o del riposo. Si dice che un uomo possa aumentare la sua capacità di attrarre le donne portando su di sé un sacchetto di foglie e bacche di agrifoglio.
Vischio
Conosciuto anche come “colui che tutto guarisce” e “ramo dorato”, il vischio è indubbiamente la pianta più sacra per i druidi. Sebbene le bacche siano tossiche e convenga essere prudenti, tutte le parti del vischio possono essere utilizzate per scopi di protezione. Le bacche sono usate per preparare incensi d’amore. Molto diffusa è la tradizione del bacio sotto al vischio, che sembra porti fortuna e amore.
Ceppo
Il ceppo di Natale è una tradizione antica presenta in molti paesi europei: un grosso ceppo di albero veniva fatto ardere lentamente la sera della Vigilia e le ceneri venivano poi conservate perché si riteneva possedessero una particolare magia, legata soprattutto alla fertilità e la protezione.
Betulla
Si dice che la betulla sia stato il primo albero a rinascere dopo il lungo periodo della glaciazione, quando il Sole di una nuova Era è tornato a riscaldare la Terra. Rinascere vuol dire nascere di nuovo, venire a nuova vita: ritrovare in voi stessi lo scopo della vostra vita vi farà rinascere…
Per approfondire: