Rocco Americo, formatore e coach di PNL, e Rosario Alfano, terapeuta e formatore, coautori di Relazioni vincenti con il nuovo linguaggio del corpo, ci parlano in questa loro nuova opera del linguaggio non verbale, potente mezzo per il successo nelle relazioni sia nel mondo del lavoro che nella vita privata.

Ci sono diversi libri in commercio che parlano di linguaggio del corpo, perché avete sentito l’esigenza di scriverne un altro?
Tutti i testi esistenti in commercio affrontano il tema da un unico punto di vista: cosa significano i diversi gesti e le posture che le persone assumono. Noi a livello lavorativo ci occupiamo di spiegare alle persone come possano migliorare le loro performance comunicative e le loro relazioni. Abbiamo perciò deciso di affrontare la questione da una prospettiva differente. La domanda che ci ha guidato nella preparazione del testo è stata: “Come possono i nostri lettori trarre un vantaggio in termini di relazioni interpersonali dopo aver acquisito la capacità di comprendere i gesti altrui?”. Possiamo affermare con certezza che questo sia l’unico testo esistente che, oltre a fornire una dettagliata interpretazione dei gesti più ricorrenti, offre anche pratiche indicazioni su come ci si possa comportare per rendere più proficue le interazioni con gli altri.

Quali sono le altre novità significative contenute nel testo?
Oltre a quella sopra citata, la più grande novità è senza dubbio quella di aver integrato per la prima volta in modo coerente l’interpretazione gestuale e la programmazione neuro linguistica. Riteniamo infatti che l’utilizzo di queste due metodologie congiuntamente porti con sé grandissimi benefici in termini di comprensione degli altri esseri umani e anche di semplicità di applicazione. Al contrario di quanto sostengono altri studiosi, abbiamo dato prova del fatto che i due metodi non solo si integrano perfettamente, ma servono necessariamente l’uno all’altro.
Un’altra importante novità rispetto a quanto i più informati avranno già letto altrove è che, grazie ai nostri recenti studi, abbiamo potuto ampliare lo spazio dedicato alla PNL non verbale.

Perché avete pensato di scrivere questo testo a quattro mani?
Siamo due professionisti con background in parte simili e in parte differenti. Grazie agli interessi comuni, abbiamo potuto mantenere uno stile chiaro e uniforme e grazie alle differenze che ci sono proprie, abbiamo potuto arricchire il testo con una serie di considerazioni che riteniamo possano davvero incuriosire il lettore. A titolo di esempio possiamo citare riferimenti alla bioenergetica, alla riflessologia, alla morfopsicologia e alle tipologie Loweniane, oltre che alla PNL e alla c.n.v., naturalmente.

A chi si rivolge questo testo?
Il testo è scritto in maniera piuttosto semplice e chiara ed è supportato da un gran numero di illustrazioni e di esempi pratici, è appetibile perciò per un lettore che si approcci per la prima volta all’argomento. È altresì talmente approfondito da poter essere scelto anche da chi invece possegga già nozioni di livello avanzato.
Si rivolge a tutti coloro che desiderano scoprire qualcosa in più su se stessi e sugli altri, a chi abbia la necessità di riuscire a farsi una rapida impressione dei suoi interlocutori e a chi, in ogni ambito della propria vita, voglia migliorare le sue relazioni.

Mi sembra di capire che abbiate avuto un approccio molto pragmatico all’argomento, quali sono le applicazioni pratiche che il lettore potrà utilizzare?
Le applicazioni pratiche sono numerosissime. Proviamo a fare qualche esempio:
– Trovandoci di fronte a una bella donna o un bell’uomo potremo facilmente capire se sia attratto da noi o meno;
– Sarà semplice accorgersi delle perplessità dei nostri interlocutori e avremo così la possibilità di spiegarci più chiaramente;
– Capteremo il livello di accordo o disaccordo degli altri circa le nostre parole e potremo stimolare un dibattito più aperto e sincero;
– Sapremo mettere maggiormente a loro agio i nostri interlocutori;
– Potremo trasmettere agli altri l’immagine di noi che più gradiamo.

Oggi esistono numerosi telefilm che utilizzano tecniche simili, cosa ne pensate? Ci sono affinità con quanto avete scritto?
Per quanto in effetti siano usciti recentemente telefilm molto ben studiati a livello di comunicazione non verbale, dobbiamo sempre tener presente della necessità di spettacolarizzare ed estremizzare che è propria del cinema. Possiamo dire che le basi di partenza su cui si poggiano siano in buona parte veritiere e corrette, ma che l’eccessiva enfasi posta su alcune considerazioni faccia perdere aderenza con la realtà.
Come abbiamo più volte ricordato nel libro, lo strumento della comunicazione non verbale può essere veramente di grandissima utilità, tuttavia si deve evitare di utilizzarlo in modo assolutistico. Una cosa a cui abbiamo tenuto particolarmente è stata proprio quella di avvertire il lettore circa l’importanza dei fattori ambientali e contestuali mentre si interpreta il linguaggio del corpo.

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