Abitudini alimentari sbagliate, stress, sbalzi di temperatura possono creare problemi digestivi, e ripercuotersi in maniera negativa sulla salute di tutto l’apparato intestinale. Cosa è possibile fare per prendersi cura ogni giorno della salute del nostro intestino?

shutterstock_583399804Innanzitutto va considerato che un supporto nutrizionale è assolutamente essenziale per riparare, rigenerare e guarire le mucose dell’intestino. In primo luogo, quindi, vanno eliminati tutti gli alimenti allergenici, irritanti e qualunque cibo in grado di innescare una reazione infiammatoria. Andranno dunque limitati o soppressi caffeina, teina, bevande alcoliche e zucchero, che oltre ad acidificare l’organismo contengono poche sostanze nutritive. Si presterà particolare attenzione agli alimenti contenenti glutine (frumento, avena, orzo, segale, triticale, farro, kamut), caseina e lattosio. Va da sé che si eviteranno gli alimenti raffinati, i quali sono nella maggior parte dei casi una fonte poco nutriente di zucchero, sale e grassi. La dieta va variata includendo quotidianamente dalle sette alle dieci porzioni (mezza tazza) di frutta e verdura di ogni colore, fonte di vitalità ed energia. I piccoli pasti ben equilibrati risulteranno più facili da digerire.

In secondo luogo, si procederà alla reinoculazione della microflora batterica intestinale mediante probiotici (si trovano in commercio moltissimi prodotti di questo tipo). Per completare il tutto, si ricorrerà a un’integrazione di nutrienti necessari alla riparazione, alla rigenerazione e al buon funzionamento dell’intestino. Frutta e verdura, ad esempio, abbondano da sole di vitamine, minerali e fibre.

Le fibre alimentari rappresentano un fattore troppo spesso trascurato nell’arsenale di elementi speciali indispensabili alla salute dell’intestino:
• Dal momento che trattengono l’acqua, accelerano il transito nell’intestino delle feci.
• Il loro passaggio pulisce delicatamente le pareti intestinali dalle scorie, per questo possono aiutare a prevenire il tumore al colon.
• Favoriscono lo sviluppo e l’attivazione dei batteri non patogeni nel colon.
• Rendono stabili i livelli glicemici frenando l’assorbimento degli zuccheri nell’apparato digerente.
• Eliminano il colesterolo “cattivo” e aumentano quello “buono”.
• Assorbono gli ormoni in eccesso (come gli estrogeni) e aiutano a trasformarli in sottoprodotti innocui, cosa che riduce le fluttuazioni ormonali (sindrome premestruale, menopausa). Un minor tasso di estrogeni in circolazione nel flusso sanguigno potrebbe ridurre i rischi di tumore al seno.

Un’alimentazione variata, che comprenda frutta, verdura, cereali integrali (avena, riso integrale, orzo), semi, frutta secca a guscio e legumi risponde tranquillamente a queste esigenze. Infine un ultimo consiglio: l’acqua è, dopo l’ossigeno, l’elemento più essenziale alla nostra sopravvivenza. Ricordiamoci di bere!

Qualche aiuto dalla natura: l’aloe (utilizzato per alleviare colite, disturbi digestivi, ulcere, stipsi); la camomilla, che allevia il nervosismo e i disturbi digestivi, previene le ulcere e ne favorisce la guarigione (raccomandata per il trattamento di dispepsia, digestione lenta, gonfiori, flatulenze, infiammazione della mucosa intestinale e spasmi gastrointestinali); e la liquirizia, nota da millenni per la sua azione digestiva, raccomandata per il trattamento delle infiammazioni dell’apparato respiratorio e di quello digerente (aerofagia, bruciori di stomaco, gastrite, ulcere gastroduodenali, colite e stipsi).

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