Avete mai osservato una coppia (o una futura coppia…)? A volte sembra proprio che i due innamorati giochino a imitare i gesti dell’altro. Questo processo, del tutto inconsapevole, è definito isopraxismo. Vediamo ora a cosa serve e come funziona.
L’altro imita, copia, rispecchia un vostro comportamento? Incrocia le caviglie quando le incrociate voi, si appoggia all’indietro quando lo fate voi, si liscia i capelli quando ve li lisciate? Se è così, potete essere sicuri che sta dimostrando un interesse molto più che superficiale per la vostra presenza. Per verificare la presenza o meno dell’isopraxismo, togliete la mano dalla guancia e assumete un’altra posizione, ad esempio appoggiandovi allo schienale della sedia. Se l’altro fa la stessa cosa (può esserci un ritardo di cinque-dieci secondi) potete essere sicuri che il rispecchiamento non era casuale, ma un chiaro segnale di riconoscimento.
Studi antropologici, psicologici e psichiatrici concordano sul fatto che l’isopraxismo (chiamato anche mimica, sincronia, paralleling, rispecchiamento, eco posturale o effetto camaleonte) rivela l’attrazione reciproca. L’isopraxismo è un comportamento naturale nel corteggiamento dei rettili, dei mammiferi e degli uccelli. Nel corteggiamento la stessa gestualità è psicologicamente rassicurante. Per la mente animale, somiglianza significa sicurezza. L’isopraxismo si basa su un principio primordiale di mimesi del cervello rettiliano che ci spinge a copiare, emulare e ripetere le azioni di persone da cui siamo attratti.
L’isopraxismo spiega perché ci vestiamo come i nostri colleghi e perché adottiamo le opinioni, i modi di fare e persino il tono di voce delle persone che ammiriamo. Indossare lo stesso tipo di giacca o di cappello per assomigliarci suggerisce anche che pensiamo e sentiamo allo stesso modo. Un numero sempre più ampio di ricerche dimostra che imitare le posture, i gesti e l’abbigliamento di altri facilita l’interazione e aumenta il reciproco gradimento (Chartrand e Bargh, 1999). È come se non potessimo non gradire le persone che sono simili a noi.
L’isopraxismo è attivo anche tra sconosciuti. A un party, uomini e donne possono sollevare il bicchiere in silenziosa sincronia, del tutto inconsciamente, e bere nello stesso momento, come se fossero una coppia. Possiamo capire chi piace a chi osservando chi imita chi. Copiare la posizione, gli atteggiamenti e i gesti di un altro vi fa sembrare più simili e subliminalmente ‘preferibili’. Nella seconda fase del corteggiamento, fare la stessa cosa apre la strada a più romantiche ‘stesse cose’ in futuro.

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