L’amore con la “A” maiuscola significa libertà, pienezza, pace e serenità. Non possiamo soffrire per amore. Se soffriamo, soffriamo per qualcos’altro.
Perché l’amore provoca gelosia? Se l’amore provoca gelosia, è solo perché chiamiamo “amore” qualcosa che non lo è affatto. La gelosia non ha nulla a che vedere con il fatto di amare o di essere amati.
Perché l’amore può rendere violenti? L’amore non rende mai violenti. La violenza può essere causata da diversi motivi, ma non dall’amore.
Perché l’amore può soffocare coloro che amiamo? Perché esprimiamo almeno due sentimenti alla volta: il nostro amore, colorato da altri fattori come il bisogno di possedere, l’insicurezza, il desiderio di controllare, ecc. Il vero amore non soffoca mai e lascia sempre LIBERO colui che ama.
Poiché siamo capace di amare e di detestare nello stesso momento, pensiamo che l’odio faccia parte dell’amore. Nulla di più falso. Accade spesso che vogliamo inconsciamente e involontariamente controllare la persona che amiamo. Poiché quest’ultima si sente soffocata, rifiuta, apparentemente, il nostro amore. Ma è impossibile soffocare coloro che amiamo.
Ma che cos’è l’amore?
Nel corso del tempo, uomini, donne e bambini si sono chiesti che cosa fosse l’amore. La loro ricerca partiva sempre da un sentimento, da un’impressione, da un fenomeno che vivevano nel profondo di se stessi.
L’amore è innanzitutto una parola, un concetto che usiamo per descrivere uno stato, un’energia che percepiamo quando siamo sufficientemente in contatto con noi stessi o con qualcuno. L’amore è una forza. Può diventare un motore fantastico nel momento in cui sappiamo come purificarlo da quello che non è.
L’amore esiste veramente?
Questa domanda può sembrare banale e la risposta evidente. Ma sappiamo che cos’è l’amore?
“Un giorno, un uomo anziano aveva bisogno di fuoco per cuocere il suo pasto. Era buio e viveva da solo nel mezzo di una foresta. Per ore cercò il fuoco, al lume di una candela.
Vedete, se avesse saputo cos’era il fuoco, a cosa assomigliasse, avrebbe potuto cuocere il suo pasto e saziarsi. Aveva del fuoco in cima alla sua candela, ma poiché ignorava cosa fosse veramente il fuoco, non lo trovò.”
— Monaco cinese
È così anche per l’amore. Troppo spesso, gli siamo vicini, lo tocchiamo, lo viviamo, lo vediamo esprimere dagli altri, ma siamo incapaci di riconoscerlo. Perché allora le persone soffrono tanto per amore?
La risposta è contemporaneamente semplice e complicata: abbiamo confuso l’obiettivo con i mezzi per raggiungerlo. In effetti, la maggior parte delle sofferenze e dei problemi, che sembrano essere legati al fatto di amare qualcuno, sono provocati da questo.
L’amore intelligente inizia nel cuore e prosegue nella testa. È amore perché amiamo veramente. È intelligente perché sappiamo gestirlo. Una persona che vive un amore intelligente è sempre qualcuno che, prima di tutto, ama se stesso.
• Prima di tutto bisogna amare se stessi.
• Non si può amare senza soffrire se amiamo qualcun altro più di noi stessi.
• Non significa “essere egoisti” se amiamo prima di tutto noi stessi.
• Prima di tutto dobbiamo pensare a noi stessi.
Esiste tutta un’educazione che distrugge l’amore vero, l’amore intelligente. I sensi di colpa, l’annullamento di sé, l’umiltà, l’abnegazione e tante altre cose ne fanno parte.
D’altra parte, una persona che non ama se stessa non può riuscire ad amare gli altri senza soffrire. Se non ama se stessa, dipenderà sempre dall’effetto che il suo amore produce sugli altri. Non sarà mai libera e sarà sempre assoggettata al rischio di vedere gli altri andarsene o morire. Dovrà, spesso inconsciamente, controllarli per sottometterli ai suoi bisogni. Non permetterà neppure a loro di essere liberi.
“Lega due uccelli l’uno all’altro…
Nonostante abbiano quattro ali…
Non potranno mai volare.”