La betulla ci offre la sua linfa, le sue foglie, la sua corteccia e le sue gemme per trasmetterci energia. La cura a base di linfa di betulla, in particolare, è una pratica di purificazione primaverile facile da seguire e piena di effetti benefici! Viene conservata la consueta alimentazione e vi si aggiunge una piacevole bevanda: la cura con la betulla consiste infatti nel bere linfa di betulla al mattino appena alzati (lontano dai pasti) per tre settimane.
La betulla è ben nota agli sciamani quale albero di saggezza e di luce. Foglie, corteccia, legno, gemme, fiori, linfa… è tutto buono nella betulla! La corteccia viene utilizzata per placare la febbre. Le foglie vengono assunte, per via interna ed esterna, in caso di reumatismi, infezione o insufficienza urinaria e cellulite. Le gemme sono utili per decongestionare i gangli linfatici. Infine, la linfa serve a depurare e a tonificare l’organismo in primavera.

La linfa fresca è un liquido chiaro come l’acqua e privo di sapore o comunque con un sapore lievemente zuccherino. Grazie alle sue componenti, costituisce un vero e proprio elisir di giovinezza. I principali elementi costitutivi della linfa di betulla sono:

      • acqua;
      • da 0,5 a 1,5% di zucchero, di cui glucosio, fruttosio e saccarosio;
      • mucillagini;
      • sali minerali e oligoelementi quali calcio, potassio, magnesio, manganese, fosforo, sodio, ferro, rame, cobalto, zinco, cromo, litio, silicio, selenio e oro (in media in 1 litro di linfa sono contenuti ben 400 mg di calcio, 350 mg di potassio, 80 mg di magnesio, 25 mg di manganese, 50 mg di fosforo);
      • ormoni vegetali tra cui acido abscissico;
      • diciassette aminoacidi, tra cui acido glutammico;
      • vitamina C;
      • flavonoidi e antiossidanti.

I vantaggi per la salute
Ecco alcune parole chiave per definirne le proprietà principali: diuretica, rimineralizzante, rivitalizzante, stimolante, antistanchezza, antinfiammatoria. La linfa elimina dal corpo le scorie, per esempio acido urico, urea, colesterolo cattivo e tutte le altre tossine accumulate durante l’inverno. Chi soffre di problemi cutanei direttamente collegati a una disfunzione degli organi emuntori beneficerà di un significativo miglioramento, perché la linfa di betulla drena il fegato, i reni e gli altri emuntori. È inoltre antilitiasica, cioè contribuisce all’eliminazione dei calcoli renali e biliari.
La sua azione antinfiammatoria allevia i reumatismi. È pertanto utile in caso di gotta, edemi, cellulite, sovrappeso, disturbi dell’apparato osseo e parassiti intestinali.

Per chi?
È utile a chiunque e soprattutto a chi soffre di reumatismi, accumulo di tossine, in mancanza di tono e in presenza di stanchezza.

Quando?
Va svolta in primavera.

Posologia
Il mattino, a digiuno, occorre bere un bicchiere e mezzo, cioè 250 ml, di linfa fresca di betulla. È poi preferibile aspettare mezz’ora prima di mangiare. La cura dura tre settimane. La linfa va bevuta a temperatura ambiente.

È necessario modificare l’alimentazione durante la cura?
In primavera e per rendere la cura più efficace è preferibile mangiare verdura e frutta cruda. È altresì opportuno ridurre o eliminare carne, grassi vari, dolci, latticini, frumento e alcol.

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