Articolo pubblicato su www.andreabizzocchi.it

Se per vivere abbiamo bisogno di denaro, è abbastanza ovvio che le nostre vite siano dipendenti e controllate da chi il denaro lo emette e lo gestisce. E fin qui siamo tutti d’accordo. Le soluzioni sarebbero dunque due: non dipendere dal denaro o comunque cercare di ridurre la nostra dipendenza (coosa che un numero crescente di persone sta facendo, anche se per ovvi motivi non vanno a  finire su giornali e telegiornali) oppure in qualche modo non subire il denaro e chi lo gestisce ma cercare, per quanto è possibile, di gestirlo. Il problema, in entrambi i casi, è che chi gestisce il denaro non si fa estromettere facilmente. Questo per dire che a mio modo di vedere non è possibile trovare soluzioni “mondiali” ma solo personali o a livello locale e di piccola comunità. Per adesso possiamo fare questo, in futuro si vedrà. Bisogna aver fiducia, non tanto in un generico e fumoso “essere umano” (“aver fiducia nell’essere umano” si dice) quanto in noi stessi e in chi ci è vicino. Ciò che possiamo fare oggi sono solo delle piccole “isole” di salvezza. Capisco che sono isole circondate da immondizia (in tutti i sensi) ma più isole si riesce a creare più speranze ci sono per tutti.

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