Molte persone credono di sapere ciò che sono. Diciamo ‘io sono un essere umano, sono un uomo o una donna’, e descriviamo tutte queste caratteristiche basate sulle nostre convinzioni. Ma ciò che accade in realtà è che quando siamo bambini, prima della conoscenza – prima di “sapere” – tutti ci dicono quello che siamo. Nostra madre ci dice ciò che siamo, e dal momento che siamo innocenti siamo d’accordo e ci crediamo. Ma ciò che ci dice nostra madre è ciò che pensa di noi. E nostro padre proietta un’altra immagine di noi, e ancora siamo d’accordo. I nostri fratelli, le nostre sorelle, la televisione, tutti ci dicono ciò che siamo, e noi siamo d’accordo.
E non solo. Ci dicono anche ciò che dovremmo essere e che invece non siamo. E crediamo anche a questo. Cerchiamo a tutti i costi di diventare ciò che vogliono che siamo e ci esercitiamo, ci esercitiamo, ci esercitiamo perché siamo molto spaventati di non essere abbastanza bravi per qualcun altro. Abbiamo così tanta paura di essere rifiutati, che agli altri non piaccia ciò che facciamo, il modo in cui ci vestiamo, il modo in cui parliamo, mangiamo, ciò che crediamo. Ci sforziamo di essere qualcuno che venga accettato ovunque vada e infine cerchiamo di renderci accetti a noi stessi. Creiamo un’immagine di perfezione – un ritratto di quello che crediamo di dover essere – ma sappiamo che non siamo quell’immagine.
Ci sforziamo di fare tutto il possibile per ripulire la voce del nostro giudice interiore – cerchiamo di essere perfetti per nostro marito o nostra moglie, per il maestro, il guru, la religione, sapendo che questo non è possibile. Ci hanno insegnato a dire: “Siamo esseri umani, non siamo perfetti. Nessuno è perfetto”.
Siamo perfetti, ma non riusciamo a vederlo. Non siamo consapevoli di ciò che siamo veramente, perché la nostra attenzione è focalizzata su ciò che stiamo cercando di essere. Sentiamo le persone dire: “Ho tanta paura che il vero me un giorno salti fuori e distrugga tutto”. Sai, in un certo senso questo è vero. Se il vero “noi” esce fuori, distruggerà tutte le bugie in cui abbiamo creduto. Quando abbiamo la consapevolezza che non siamo ciò che pensiamo – questo è il primo passo per riscoprire ciò che siamo davvero. E ovviamente la pratica fa il Maestro.
Se ci esercitiamo, diventa un modo di vivere. Essere sempre ciò che siamo e non ciò che vogliamo essere diventa un’abitudine – il mondo così com’è, non nel modo in cui vorremmo o avremmo bisogno che fosse per soddisfare il punto di vista degli altri o le nostre bugie.
Se siamo ciò che siamo davvero, non dobbiamo giustificare più la nostra esistenza. Non abbiamo bisogno di vergognarci perché non siamo come vorrebbero gli altri. Tutto il nostro atteggiamento cambia. Quando sappiamo chi siamo, non vivremo più in conflitto con i nostri genitori, le persone che amiamo o i nostri bambini. Ogni cosa diventa meravigliosa, perché non abbiamo più paura di Amare.
E questa è la cosa più preziosa che possa capitare a chiunque: il ritorno dell’Amore. Perché quando ritorniamo all’Amore, la vita diventa meravigliosa e bellissima. Ogni cosa è così romantica! E vediamo ogni cosa con gli occhi dell’amore. Ci rilassiamo. E non abbiamo più paura di esprimere ciò che siamo realmente e quello che vogliamo dire. Non diciamo più sì quando vorremmo dire no. Viviamo di nuovo la nostra vita con integrità, perché non abbiamo più paura di essere respinti. Non abbiamo bisogno di nessuno.
È un modo stupendo di vivere. Migliorerà tutte le relazioni che avremo, iniziando dalla relazione con noi stessi. Allora, una relazione romantica diventa una cosa meravigliosa perché non abbiamo paura di essere noi stessi e chiedere cosa vogliamo. Non prendiamo più nulla personalmente. Non abbiamo più il bisogno di controllare chi amiamo o di essere controllati da loro. E diventiamo compagni di squadra – non gareggiamo gli uni contro gli altri. È completamente differente.
-Don Miguel Ruiz