Nel periodo in cui conduceva esperimenti su se stesso, Alexander scoprì diversi principi che, una volta applicati, migliorarono la sua postura generale e di conseguenza la respirazione. Se li mettiamo in pratica anche noi, tali principi possono influire notevolmente sul nostro modo di respirare e migliorare la postura e la salute.
Questi principi possono contribuire a migliorare la coordinazione respiratoria. Essi sono:

  • Inibizione
  • Direttive
  • Unità psicofisica
  • Apprezzamento sensoriale difettoso
  • Controllo primario
  • Forza dell’abitudine

Esaminiamone alcuni:

Inibizione

Alexander realizzò che, per apportare auspicabili cambiamenti alla sua respirazione, doveva prima inibire le sue vecchie abitudini (o evitare che si manifestassero). Molte persone inspirano troppo rapidamente, e per farlo contraggono spesso i muscoli intorno al torace e alla gabbia toracica. Nel momento di pausa che ci concediamo prima di inspirare, creiamo uno spazio nel quale rilassare qualsiasi involontaria e dannosa tensione, e ciò a sua volta ci permette di respirare nella maniera più efficiente e appropriata. Alexander era convinto del fatto che, se si riescono a prevenire le abitudini nocive, la respirazione migliora naturalmente.

gabbia-toracicaDirettive

Se provi a cambiare la tua respirazione “facendo” qualcosa, interferirai ancora di più con i suoi meccanismi naturali. Alexander escogitò una serie di ordini, ovvero quelle che definì “direttive”, che implicavano una formulazione di istruzioni verbali o visive da proiettare sulla parte del corpo interessata da un’inveterata abitudine muscolare oppure utilizzata in modo scorretto. Per esempio, le persone che non muovono molto la gabbia toracica durante la respirazione farebbero bene a pensare di espanderla in modo tridimensionale al momento dell’inspirazione.

Unità psicofisica

Il terzo principio della coordinazione respiratoria naturale si concentra su tutto l’apparato che lavora come un unico insieme, indipendentemente dagli altri sistemi del corpo. L’apparato muscolare può influire in senso positivo o negativo sulla respirazione, e cercare di usare un qualsiasi muscolo respiratorio senza considerare il modo in cui opera tutto il relativo apparato è molto nocivo. È utile pensare il meccanismo della respirazione in armonia con tutti gli altri meccanismi fisici, oltre che intrinsecamente unificato con il modo in cui pensiamo e sentiamo.

Forza dell’abitudine

Naturalmente sappiamo che una respirazione superficiale o rapida non è sana, ma molti di noi hanno abitudini posturali che possono interferire anche con il modo di respirare. Sono troppo numerose per enumerarle tutte, ma le più comuni sono le seguenti.

  • Contrarre i muscoli del collo
  • Irrigidire le ginocchia
  • Arcuare troppo la schiena
  • Aggrapparsi al pavimento con le dita dei piedi
  • Spingere i fianchi in avanti quando ci si piega all’indietro
  • Mettere in tensione le spalle
  • Tirare indietro la testa
  • Mantenere rigida la gabbia toracica

Le abitudini non sono serie di azioni isolate. Sono reciprocamente interconnesse e, insieme, compongono un insieme integrato che diventa la nostra personale postura o maniera di muoverci. Quindi, per acquisire la respirazione naturale, dobbiamo diventare consapevoli delle abitudini che direttamente o indirettamente influiscono sulla nostra respirazione e poi cercare di eliminarle.

esercizio-di-respirazioneL’esercizio che segue ti aiuterà a prendere coscienza delle tue abitudini respiratorie. Puoi eseguirlo in piedi, seduto o sdraiato; in realtà, sarebbe bene provarlo in tutte e tre le posizioni e confrontare le differenze. Parti dalla posizione in piedi.

• Per tutta la durata dell’esercizio sii consapevole del movimento provocato dalla tua respirazione nelle costole, nell’addome e nella parte superiore del torace. È diverso da un punto all’altro?
• Prendi nota della zona in cui il movimento è minimo.
• Ripeti l’esercizio in posizione seduta e supina. Il movimento del tuo respiro cambia in ogni nuova posizione?

Nella respirazione senza sforzo le costole, l’addome e la parte superiore del torace si muovono tutti simultaneamente. Se noti una zona che si muove meno delle altre, potrebbe trattarsi di quella in cui inconsciamente mantieni una tensione che interferisce con la tua respirazione naturale.