Fenomeni ciclici come l’avvicendarsi del giorno e della notte, o anche delle stagioni, per noi sono del tutto normali. Si ripetono di continuo e ne teniamo conto per i nostri programmi personali. Ma su questa Terra l’uomo non è un essere autonomo. Ciascuno di noi è parte di un Tutto più grande, dei suoi processi e trasformazioni. Siamo integrati nel sistema solare e soggetti ai mutamenti del girotondo cosmico.
La vita umana è, per così dire, un respiro del cosmo. Se ci consideriamo una parte del Tutto inserita nell’andamento ciclico dell’Universo, è facile comprendere che i processi fisiologici e organici del nostro corpo obbediscono a un ordine superiore.
L’idea che gli organi seguano degli orari ha origine nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC), un metodo di cura millenario che si basa su un pensiero olistico e sul sistema ritmico dell’Universo. Per la medicina cinese l’uomo è strettamente legato ai princìpi cosmici e alle leggi della Terra, e la salute è una combinazione di fattori materiali e psicospirituali. Grande importanza è attribuita alla posizione dei corpi celesti, alle stagioni, con i vari fenomeni atmosferici, e all’influenza dei fattori ambientali. Questi riferimenti in realtà non sono del tutto estranei al mondo occidentale. Paracelso diceva, più o meno: “Chi formula una diagnosi senza considerare l’ambiente in cui vive il malato e la posizione degli astri non può definirsi medico”.
Polmone – Organo della distanza e del coraggio, del lasciar andare, della creatività e del cambiamento
Massima attività dalle 3 alle 5 – Fase di riposo dalle 15 alle 17
Tra le 3 e le 5 diminuisce l’influenza del sistema parasimpatico, che ci dà tranquillità e rilassamento, mentre aumenta l’effetto del simpatico, deputato all’attività e al dinamismo. Se ci assillano preoccupazioni, stress e paure, è facile che tra queste due ore non riusciamo più a dormire bene. I disturbi ai polmoni si manifestano prevalentemente in questa fascia oraria.
Una sana dose di attività fisica, possibilmente negli ambienti più adatti ai polmoni, cioè al mare o in montagna, è una buona profilassi per la salute di quest’organo, a cui è utile aggiungere esercizi di respirazione consapevole e yoga.
Intestino crasso – Organo dell’accogliere e del lasciar andare
Massima attività dalle 5 alle 7 – Fase di riposo dalle 17 alle 19
L’intestino crasso non è solo addetto alla semplice eliminazione: ha anche un ruolo decisivo nel sistema immunitario, perché si occupa del riassorbimento dell’acqua e di vari minerali dal contenuto intestinale. Questo processo di accoglienza avviene in condizioni di grande tranquillità e massimo relax; il caos e lo stress non lo aiutano. Per aiutare l’intestino crasso possiamo iniziare la giornata ogni mattina con un bicchiere di acqua calda, fare abbastanza attività fisica e consumare alimenti adatti al nostro metabolismo.
Stomaco – Organo della gioia di vivere e dell’avidità
Massima attività dalle 7 alle 9 – Fase di riposo dalle 19 alle 21
Lo stomaco, come la milza e il pancreas, è situato nella parte centrale del corpo, dove agisce anche il plesso nervoso chiamato “plesso solare”. Capita spessissimo che, per tramite di quest’ultimo, lo stress, la rabbia e la fatica si scarichino direttamente sullo stomaco. Ecco perché si usa dire che qualcosa ci ha “chiuso lo stomaco”.
Per lo stomaco quindi sono molto importanti la pazienza e la tranquillità, il consumo di pasti regolari e il fatto di non cenare troppo tardi. Tra le 7 e le 9 si registra la massima efficienza nei processi digestivi, aumenta la produzione di ormoni e c’è una relativa insensibilità al dolore.
Milza e Pancreas – Organi del pensiero e della relazione
Massima attività dalle 9 alle 11 – Fase di riposo dalle 21 alle 23
L’essenza della milza e del pancreas consiste nell’accogliere impulsi, impressioni e pensieri, in modo che possano essere trasformati e integrati, diventando qualcosa di “personale”. Tra le 9 e le 11 il corpo è molto resistente. È quindi un buon momento per gli interventi chirurgici o le radiografie.
Anche la capacità di guarigione delle ferite è più rapida. La memoria a breve termine è al colmo delle proprie possibilità e, nel complesso, la capacità di apprendimento intellettuale è massima.
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