Come dovrebbe esservi ormai chiaro, il disordine esteriore è causato dal disordine interiore. Il disordine interiore consiste nelle emozioni inconsce, quelle che avete volutamente ignorato e poi dimenticato: si tratta in genere di qualcosa che vi ha in qualche modo oppresso. Non pensare volutamente a qualcosa richiamerà la vostra attenzione, se volete ignorare qualcosa, in realtà ci state ancora pensando…
Un’altra definizione di disordine, in effetti, è proprio questa: cose che entrano a far parte della vostra vita esteriore per distrarvi dalle emozioni interiori che state cercando di evitare! Se cercate di evitare qualcosa, questa si ingigantirà. Qualcosa di piccolo può finire per diventare una montagna. Ma è vero anche il contrario: se affrontate onestamente una cosa, questa si ridurrà. Se affrontate la situazione per quella che è, superando gli strati emotivi che la colorano e la rendono mostruosa, essa diventerà più semplice. Ecco perché è così rasserenante liberarsi dal superfluo. Facendolo, guarderete sinceramente in faccia ogni strato di distrazione, indagherete la cosa, la lascerete andare e capirete cosa c’è sotto. Tra le altre cose, vivere nel caos richiede più energia, perché avrete sempre intorno un mucchio di robaccia. Alla fine la stanchezza prenderà il sopravvento.
ESERCIZIO
• Stendi la tua lista di ‘cose da fare’ e inizia a passarla in rassegna ponendoti un ultimatum: niente dovrà aspettare fino a domani. Sistema tutto oggi. Se qualcosa ti mette in crisi, i casi sono due: o pensi che la decisione sia difficile da prendere e la rimandi (il che farà solo aumentare il tuo disagio), oppure non vuoi occupartene. Sii sincero con te stesso. Le liste di cose non fatte sono come gli indumenti sporchi: il loro odore si spargerà per tutta la casa e infetterà la tua vita. Lasciarti sfuggire delle ‘opportunità’ che non ti interessano è una cosa positiva.
A volte non si riesce a eliminare qualcosa perché si pensa che non ci sarà un’altra occasione: ma se quella cosa ti sembra sbagliata, significa che non va bene per te. Liberatene e apriti a nuovi cambiamenti. Riconoscerai se e quando una cosa è adatta a te. Se prendi l’abitudine di eliminare una cosa subito, proverai un senso di libertà. È bellissimo riuscire a dire: “No, grazie”.
“Devi eliminare gli oggetti rotti, altrimenti si espanderanno come una crepa sul parabrezza di un’auto, che finisce per incrinare tutto il vetro. Le cose rotte causano disordine nella casa e tu non ne hai bisogno. Tu hai bisogno di armonia”, ammonisce Brooks Palmer. Anche l’esperta di feng shui Lillian Too avverte che: “stoviglie perfette favoriscono la salute, mentre utensili scheggiati prosciugano la vitalità e portano sfortuna”. Quindi sì all’inventario annuale di vasi e ceramiche: rimarrete sorpresi di quante stoviglie danneggiate si nascondono negli armadietti della cucina!
Liberarsi dal superfluo significa fare l’opposto di quando acquistate una cosa qualsiasi perché la desiderate e pensate vi sia necessaria. È come dare uno stop all’insano processo di acquistare cose con l’idea che vi renderanno felici. Ripeterlo non guasta: nessun oggetto è in grado di rendervi felici, anche se forse pensate il contrario.
Un altro trabocchetto in cui è facile cadere è quello degli oggetti ricordo… state cercando di tenere vivi dei sentimenti aggrappandovi agli oggetti che associate loro? Questa abitudine è basata sulla convinzione che i momenti felici sono rari e devono essere afferrati e conservati per poterli sempre ricordare nei giorni tristi. Vivere nel passato, però, produce danni emotivi, psicologici e pratici nel presente, perché vi impedisce di concentrarvi sulla vostra vita di adesso. La mente è uno strumento fantasioso: non è attendibile quanto a oggettività. Se rimanete aggrappati a un oggetto a causa dei ricordi emotivi che gli associate, le vostre azioni saranno basate su una ricostruzione immaginaria del fatto reale. Se vi aspettate che l’oggetto di cui non volete sbarazzarvi vi renda felici, liberatevene subito.
Un guru del declutter come Brooks Palmer dice ad esempio: “Io non faccio più fotografie. Ho scoperto che se, durante un bel momento, prendevo la macchina fotografica per catturarlo, improvvisamente ‘uscivo’ da quel momento. Più tardi, guardando le fotografie, scoprivo che la sensazione che mi davano non era nulla in confronto all’esperienza reale”.
ESERCIZIO
• Fai un inventario degli oggetti nostalgici che ci sono in casa tua. Può trattarsi di fotografie, videocassette, lettere, trofei, abiti, giornali, libri, riviste, attrezzi da cucina, CD o film. Gli oggetti nostalgici sono tutte le cose che ti mantengono in forte collegamento col passato.
• Sposta questi oggetti da dove si trovano abitualmente e raccoglili tutti in uno stesso punto. Prendili in mano uno a uno e ascolta le tue sensazioni. Chiediti: “Conservare questo oggetto può migliorare la mia vita o costituisce un ostacolo che mi impedisce di trovare modi nuovi e più efficaci di esplorare la vita e trovare amore e felicità?”. Sii onesto con te stesso, perché la mente può suggerirti qualunque cosa. Guardati dalla sensazione di falsa sicurezza che può darti il passato. I ricordi delle gioie passate sono minimi se comparati alle gioie che puoi sperimentare nella tua vita proprio adesso.
Le gioie passate sono ricordi, immagini sbiadite di un momento. Quello che ci viene dal presente è fresco, vibrante e appagante. Ci dà la sensazione di essere vivi che noi tutti cerchiamo.