Quando vediamo persone ferme alla fermata dell’autobus o in un negozio, la postura che assumono rivela la loro condizione fisica. Se hanno il corpo elastico e agile – il che non è necessariamente legato al peso – c’è poca pressione o compressione nella spina dorsale e nelle articolazioni. Ciò si manifesta nell’atteggiamento e nel viso.

La maggior parte delle persone però ha una postura tutt’altro che ottimale. Un comune schema scorretto è costituito da torace incavato, parte superiore della schiena arrotondata e spalle ricurve. Il collo è proteso in avanti e la testa ritratta. Questo esercita un’inutile tensione sui muscoli del collo che non viene mai alleviata, perché un simile modo di tenere la testa è abituale. Per compensarlo, spesso le ginocchia sono leggermente piegate e un peso supplementare grava sulla pelvi e le anche. Poiché le spalle ricurve creano disagio nelle braccia, in genere le persone le tengono giunte davanti a sé con le dita intrecciate o infilate nelle tasche.

Indipendentemente dall’attività che svolgiamo, le cattive abitudini posturali causano dunque una compressione che porta a una diminuzione della statura. Lo facciamo per esempio accorciando i muscoli del collo e portando indietro la testa. I muscoli del collo infatti sono molto forti; devono esserlo per mantenere in posizione la nostra pesante testa. Tenderli troppo avrà un effetto negativo sulla testa, tirandola indietro e verso il basso nell’area delle spalle.

I muscoli del collo proseguono lungo la schiena unendosi ad altri muscoli. Irrigidire il collo causa una compressione sull’intera colonna vertebrale, favorendone un’eccessiva curvatura. Il sintomo più evidente è un’area lombare troppo inarcata, con la parte inferiore della schiena tirata all’interno verso la parte anteriore, che potrebbe sporgere anche se siamo magri. Talvolta la pressione è diversa sui due lati e come risultato la spina dorsale viene deformata dalle differenti trazioni muscolari. Molte scoliosi leggere sono causate da cattive abitudini posturali.

I muscoli del tronco continuano nelle braccia e nelle gambe. Quando abbiamo compressione e accorciamento nel tronco, contraiamo anche gli arti. La contrazione è più evidente nelle braccia e gli avambracci accorciati causano ogni tipo di problemi. Le articolazioni delle anche, le ginocchia e le caviglie vengono tutte ostacolate dai muscoli che tirano verso il tronco invece di stendersi in tutta la loro lunghezza. Ancora una volta ciò è vero a prescindere che gli arti siano dritti o flessi.

Le spalle subiscono facilmente lesioni. A causa della loro flessibilità, possiamo deformarle senza accorgercene. La deformazione più comune è un eccessivo arrotondamento o un sollevamento permanente, spesso entrambe le cose! Muscoli delle gambe rigidi causano piedi contratti. Ciò riduce il nostro contatto con il suolo, privandoci così di utili informazioni riguardo alla nostra collocazione e al funzionamento del nostro equilibrio.

Per migliorare la postura è dunque fondamentale conoscere la coordinazione tra testa, collo e schiena.  Con le spalle aperte e la schiena libera da compressioni, il collo e la testa sono ben sostenuti. Inoltre, le braccia e le gambe possono muoversi agevolmente.

 

Tratto da:

 

 

 

Image credits: Image Point Fr/Shutterstock.com