Ho’oponopono proviene da un’ancestrale tradizione hawaiana e significa: “Raddrizzare, armonizzare, correggere ciò che è sbagliato, rimettere a posto”. È una filosofia, uno stato d’animo, un processo di pentimento o riconciliazione tra le persone. Con Ho’oponopono ci avviciniamo a un altro modo di vedere le cose, un modo che ci spinge a rivolgere uno sguardo del tutto diverso o addirittura opposto alla vita, agli altri e a se stessi. Ci richiede di compiere un profondo cambiamento a livello di credenze e di valori. Ma in che modo agisce?

Ciò che è al di fuori di noi di fatto è soltanto una proiezione di qualcosa che nasce da dentro, che potremmo chiamare credenze, pensieri o ricordi. Ci risulta infatti molto più facile attribuire agli altri la responsabilità e rivestire il ruolo della vittima, perché è decisamente più comodo. E invece no! Indipendentemente da quanto ci accade, non siamo vittime e d’altro canto non lo siamo mai stati. Siamo semplicemente gli unici creatori di tutto ciò che ci succede.

Si tratta di un concetto che in effetti sembra difficile da accettare di primo acchito. Eppure, costituisce la chiave dell’intero processo di Ho’oponopono. Un pensiero erroneo creerà una realtà erronea. Se coltivo un pensiero corretto, creerò invece una realtà di pace e armonia. È necessario rendersi conto che tutto si svolge dentro di sé.

“Non siamo la somma dei nostri ricordi, non siamo i nostri ricordi, siamo qualcosa di più”, affermava Morrnah Simeona, sciamana e guaritrice che ci ha insegnato l’Ho’oponopono che conosciamo oggi. Ciò che accade nella nostra vita, gli eventi, gli incontri, i luoghi dove abitiamo, i viaggi, tutto è creato dai nostri ricordi. Siamo in realtà quasi telecomandati dai ricordi. Ci fanno credere di essere diversi dagli altri e, in definitiva, sono loro a trasmetterci l’illusione della separazione.

Ho’oponopono ci permette di ripulire tutti i nostri ricordi. Il processo di Ho’oponopono consiste nel perdonare, ringraziare e inviare a se stessi amore. Nel farlo, cancelliamo il ricordo. Man mano che la sofferenza dentro di noi svanisce, svanisce anche nell’altro.

 

La formula di Ho’oponopono

“Mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo”

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