Secondo l’approccio della millenaria medicina tradizionale cinese, le emozioni negative sono manifestazioni di sofferenza del corpo energetico. Questi dolori energetici sono reali, come quelli fisici.
Quando non siamo in grado di guarire una ferita nel nostro corpo energetico, per non soffrire cerchiamo di far sì che nessuno la tocchi e che l’energia non la raggiunga. Ci costruiamo dunque barriere protettive perché l’energia non arrivi più nelle zone ferite del corpo energetico. In questo modo però, non riceviamo nemmeno l’energia che potrebbe darci nutrimento e moriamo di fame dal punto di vista energetico.
Curare e mantenere le barriere protettive è estremamente faticoso e richiede una grande forza. Non c’è da meravigliarsi se poi ci sentiamo sempre sfiniti e stanchi. Gli attacchi di fame potrebbero quindi essere un tentativo di procurarci nutrimento, messo in atto perché avvertiamo una carenza di cibo (energetico). Purtroppo il nostro corpo energetico non può sfruttare il cibo del corpo fisico, eppure noi mangiamo, mangiamo e mangiamo, senza capire perché non ci sentiamo mai sazi.
Mangiare per solitudine, tristezza, noia o rabbia è il tentativo di tenere in forze il nostro corpo energetico e di mettere a tacere i segnali d’allarme che indicano la presenza di una ferita energetica. Ma con il cibo non otteniamo né l’una né l’altra cosa.
Il tapping: dimagrire guarendo le ferite energetiche
Il metodo del tapping prevede che si picchiettino i punti meridiani, canali energetici che percorrono tutto il corpo. Tapping in inglese significa colpetto, ed è esattamente di questo che si tratta, di dare ripetuti colpetti con la punta delle dita. Così si trasmette energia al meridiano e si equilibrano le perturbazioni energetiche. (leggi anche: EFT: tecniche di liberazione emozionale)
L’idea di base proviene dalla medicina tradizionale cinese ed è la seguente: tutti non possediamo un’energia vitale che scorre lungo canali chiamati meridiani. Finché il flusso di energia è equilibrato l’uomo è sano, nel corpo e nell’anima. Se però sopraggiunge una perturbazione nel sistema energetico, compaiono determinati sintomi a segnalare che qualcosa non va: malessere, dolori e malattie, ma anche ansia, depressione, preoccupazioni, affanno, rabbia o simili.
Anche la dipendenza, in tutti i suoi gradi, è il sintomo di un disturbo energetico a livello dell’anima. Se quindi ci assale di continuo una voglia matta di cioccolato, significa che c’è uno squilibrio nel nostro sistema energetico. Se mangiamo perché siamo tristi o furiosi, perché ci sentiamo soli, per premiarci o per noia, vuol dire che c’è una perturbazione nel nostro sistema energetico.
Il cibo forse riesce a distrarci per un po’, ma non rimuove la causa delle emozioni, cioè il disturbo sul piano energetico. Quindi possiamo mangiare quanto vogliamo, ma in realtà il problema rimane. È molto più sensato andare alla radice e lavorare sulla causa delle emozioni negative, ossia riportare in equilibrio il sistema energetico. Se vogliamo perdere peso in maniera duratura, dobbiamo farlo in armonia con noi stessi e con la nostra energia.
Per riuscire a dimagrire dobbiamo lavorare con e non contro il nostro sistema energetico!
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