Quando è stato il momento di preparare Preghiere pellerossa, il libretto allegato al calendario pellerossa 2012, è stato necessario scegliere a malincuore tra tutto il meraviglioso materiale che ci è stato tramandato. Ecco una preghiera che abbiamo dovuto escludere dalla stampa, ma che per la sua bellezza sicuramente merita di essere divulgata…

Preghiera del nonno

O tu lassù, Olelbes, guarda quaggiù da me.
Lavo il mio viso con l’acqua, per te, affinché resti sano.
Sono un vecchio, la mia forza m’ha lasciato.
Tu, cervo, che ci dai nutrimento con la tua carne,
vivi in alto sulle montagne, ad est, ovest, nord, sud;
tu, salmone, ti muovi nell’acqua.
Non posso più ucciderti e portarti a casa, cervo.
Non posso più scendere al fiume per pescarti, salmone.
Quando un uomo è vecchio come me, non ha più forze.
Sono invecchiato, rocce, guardatemi.
Sono invecchiato, alberi, guardatemi.
Sono invecchiato, acqua, guardatemi.
Voi ghiande, non potrò mai più raccogliervi.
Tu, acqua, non posso più attingerti e portarti a casa.
Le mie gambe si sono indebolite.
Pino che t’innalzi verso il cielo, non posso più arrampicarmi su di te.
Le mie braccia si sono indebolite.
Tu legna da ardere, non potrò più trasportarti sulla schiena verso casa,
poiché sono come un bimbo nella culla.
Quelli che già da tempo sono andati via, i miei avi,
me l’avevano predetto.
Anche ai miei figli succederà come a me.

Preghiera wintu

I Wintu sono una piccola tribù del nord della California. Olelbes è il creatore del mondo, al quale è rivolta questa preghiera. Viene rivolta direttamente la parola anche alle “cose” del mondo, manifestazione di quell’unico essere superiore, mezzo attraverso cui chi prega può avvicinarsi al creatore.

Nonostante tutte le debolezze e le sofferenze della vecchiaia, questa preghiera esprime serenità e un profondo legame con l’universo.

 

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