La psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle a componente autoimmune con ipercheratosi, cioè con una proliferazione epidermica benigna caratterizzata da lesioni in genere rosse e squamose soprattutto sul cuoio capelluto, sulla schiena e sugli arti. Oltre al cuoio capelluto, le lesioni colpiscono tipicamente le zone convesse, come gomiti e ginocchia, o anche la regione del sacro. Ma tutte le zone del corpo possono essere colpite. Non è contagiosa, ma il suo impatto psicosociale è fortemente negativo.

La psoriasi è molto diffusa; colpisce il 2% della popolazione mondiale. Si manifesta spesso prima dei vent’anni e presenta un nuovo picco di frequenza prima dei sessanta.

L’eziologia non è del tutto nota. Spesso si osserva un fattore ereditario, come pure una sindrome metabolica. Tuttavia anche la psoriasi, come molti disturbi cutanei, può essere provocata e aggravata dallo stress cronico. In questo caso l’eccesso di noradrenalina, insieme agli altri neurotrasmettitori e alle citochine coinvolti nelle dermatiti, ha una funzione importante nel manifestarsi della malattia. Il freddo e il fumo aggravano la psoriasi, come pure certi farmaci quali il litio, i betabloccanti e gli antimalarici.

I trattamenti topici del cuoio capelluto in genere comprendono agenti cheratolitici come i prodotti salicilici, nonché l’applicazione di lozioni e shampoo a base di catrame. Questi ultimi sono talvolta associati alla fototerapia mediante UV. Si impiega anche la vitamina D3, abbinata o meno a lozioni e gel a base di dermocorticosteroidi.mindfulness

Agire per tenere sotto controllo lo stress è sicuramente una buona strategia complementare. Prendere coscienza della causa o cause del proprio malessere significa infatti cominciare ad assumersi la responsabilità della propria salute fisica e psichica. Un efficace metodo anti-stress consiste nel fare brevi pause durante la giornata per rilassarsi e recuperare energia. Il rilassamento richiede che per qualche minuto si interrompa l’attività che si sta svolgendo e si dimentichi ciò che ci stressa, liberando la mente.

Molto utili sono gli esercizi di mindfulness. La mindfulness ha lo scopo di mantenerci nel momento presente e farci apprezzare i moti del nostro corpo e del nostro animo in risposta a sollecitazioni naturali come per esempio l’aria che sfiora le nostre narici mentre inspiriamo, o il flusso sanguigno che distribuisce ossigeno ed energia alle dita di una mano (o a qualsiasi altra parte del corpo).

Indipendentemente dal comportamento anti-stress che si sceglie di assumere, esso va praticato regolarmente in modo che diventi un’abitudine e possa attivare una risposta automatica rapida ogni volta che viene iniziato. Come il cervello si quieta, è possibile iniziare il processo di “ricarica” per recuperare energia mentale e fisica con cui riaffrontare, magari da una prospettiva diversa, la nostra situazione di stress.

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