L’uomo andrà su Marte? E se sì, ci troverà tracce di vita? Per ora, Marte rimane ancora irraggiungibile per gli esseri umani. Ma se l’uomo dovesse davvero atterrare su Marte, cosa vedrebbe?
Posto a una distanza dal Sole pari una volta e mezza quella della Terra, Marte ha un’aria composta in gran parte da anidride carbonica (CO2) ma l’atmosfera è molto sottile, solo il 10% di quella terrestre. Pertanto, nel cielo di Marte il Sole sembra grande solo la metà e la temperatura media del pianeta è di -55°C.
A causa degli strati atmosferici sottili, gli sbalzi di temperatura sono maggiori rispetto che sulla Terra: se la massima di 20°C è ancora piacevole, la minima può arrivare a -87°C, ossia ben al di sotto della temperatura minima mai misurata in Antartide.
Un giorno su Marte dura poco più di 24 ore, pertanto il periodo di rotazione del pianeta è simile a quello della Terra; invece, l’anno dura quasi il doppio, 687 giorni terrestri o 669 giorni marziani (detti anche Sol). Da questo punto di vista, quindi, Marte non sarebbe una cattiva meta per il nostro viaggio, basterebbe solo fare a meno di respirare!
Che cosa c’è su Marte, il pianeta rosso
Su Marte si trova la montagna più alta di tutto il sistema solare: il vulcano Olympus Mons, che con i suoi 25 km di altezza è quasi il triplo della cima più elevata della Terra, l’Everest. Una sfida per gli scalatori del futuro!
Inoltre, il pianeta è spesso investito da impetuose tempeste di sabbia che possono impedire la vista del Sole addirittura per mesi interi.
Marte è chiamato anche il pianeta rosso perché sulla sua superficie si trovano depositi polverosi di ossido di ferro; potremmo dire, seppur impropriamente, che in epoche passate Marte è arrugginito (proprio come arrugginisce il ferro se lo lasciamo esposto alla pioggia). È proprio per questa sua colorazione rossastra che gli fu associato il nome del Dio della guerra non solo dai latini, ma già dagli antichi Greci ed Egizi.
Anche il cielo su Marte è mozzafiato: il suo colore è rosso, non azzurro come sulla Terra, perché la polvere dispersa nell’atmosfera riflette maggiormente la componente rossa della luce solare. Solo al tramonto, quando la luce riesce a trapassare lo spesso strato d’aria, il cielo di Marte appare blu.
C’è acqua su Marte?
Il satellite Mars Reconnaissance Orbiter ha scoperto tracce evidenti di acqua salata allo stato liquido. I grandi quesiti ancora aperti riguardano la provenienza di quest’acqua e la sua importanza per l’eventuale sviluppo di forme di vita. In realtà, l’acqua scoperta è talmente salata da impedire la creazione delle forme di vita che conosciamo finora, ma se essa provenisse dal sottosuolo marziano, in profondità potrebbe essere meno salata e, di conseguenza, ospitare qualche forma di vita.
Per quanto riguarda l’origine, quando l’irradiamento solare è particolarmente forte, le tracce di acqua riscontrate in superficie hanno sempre le sembianze di linee scure lungo i pendii degli speroni rocciosi; pertanto potrebbe trattarsi di ghiaccio che si riscalda in profondità e risale in superficie, dove si liquefà brevemente prima di evaporare.
Un’altra ipotesi è che sia acqua di condensa che cade dall’atmosfera: in questo caso le speranze di trovare forme di vita marziane sarebbero pressoché nulle, poiché la condensa è presente solo per breve tempo e, come già detto, risulta troppo salata. Solo ricerche più approfondite ci permetteranno di capire meglio da dove provengono queste tracce; il mistero è comunque molto affascinante.