Nativo del litorale mediterraneo, il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è molto apprezzato in Italia e in Provenza. Il nome latino significa “rugiada di mare”. Rientra fin dall’antichità nella composizione di numerosi balsami destinati a guarire ferite e dolori. Costituiva inoltre un rimedio contro l’itterizia e la perdita di memoria. Si diceva che i suoi fiori, canditi, proteggessero dalla peste.

Questa fine erba aromatica possiede un sapore intenso, che esalta gradevolmente i piatti a base di carni bianche: coniglio, vitello, pollame, ma anche la carne di montone, di cui maschera il gusto pronunciato, il pesce e gli ortaggi quali pomodori, patate e carote. Lo si aggiunge alle marinate, alle salse, alla peperonata e persino ai dessert: budini, marmellate e gelatine.

Lo si può utilizzare nelle insalate e i suoi steli interi si aggiungono alle braci del barbecue per profumare la carne e il pesce alla griglia. I fiori freschi guarniscono le insalate e anche le torte. Molto mellifero, il rosmarino produce un rinomato miele.

Stimolante del sistema nervoso, gli si riconoscono inoltre proprietà stomachiche, coleretiche e colagoghe, come pure antispasmodiche e diuretiche, grazie alle sostanze canforate che contiene.

Il rosmarino è perenne solo nel bacino mediterraneo. Richiede un’esposizione soleggiata, al riparo dalle correnti, e un terreno ben drenato, acido o alcalino. Lo si può coltivare in vaso, su balconi o terrazze.

 

Ricetta: crema al rosmarino (per 4 persone)

Ingredienti

  • 1 baccello di vaniglia (o 2 bustine di zucchero vanigliato)
  • 250 ml (1 tazza) di zucchero
  • 60 ml (4 cucchiai) di fecola di mais
  • 4 tuorli d’uovo
  • 1 litro (4 tazze) di latte
  • 3 steli di rosmarino

 

Preparazione

Portare a ebollizione il latte con la vaniglia e il rosmarino. Togliere quest’ultimo e mettere da parte il latte.

Battere i tuorli con lo zucchero (e lo zucchero vanigliato se necessario). Incorporare la fecola di mais diluita in un po’ d’acqua fredda. Versare il latte caldo sulla miscela attraverso un colino.

A fuoco lento, mescolare facendo attenzione che il latte non si attacchi al fondo della casseruola (per prevenire questo inconveniente, mettere nella casseruola 15 ml o 1 cucchiaio di acqua fredda prima di farvi riscaldare il composto di uova e latte).

Quando il composto si addensa, riportare a bollore per qualche minuto.

Usare per farcire dei bignè o per una crostata alla frutta.

 

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