Le normali scie di condensa (contrails) di colore bianco che si formano dietro gli aerei in transito sono dovute alla trasformazione del vapore acqueo in minuscoli cristalli di ghiaccio. Fino a vent’anni fa la loro formazione era piuttosto rara e, in ogni caso, salvo rare eccezioni, si andavano dissolvendo rapidamente nel giro di pochi minuti. La spiegazione fisica del fenomeno è stata così riassunta in un manuale di meteorologia del 2006: “L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, gas che contengono nuclei di condensazione e vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e quindi la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altitudini in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40°), con umidità relativa del 60%”.
Le attuali “scie di condensazione”, invece, si dividono in due categorie:
- Le scie aeree che si dissolvono in pochi minuti e la cui formazione è rara, come quelle di un tempo;
- Le scie aeree che non si dissolvono mai e la cui formazione è diventata molto frequente solo in tempi recenti;
Le scie persistenti della seconda categoria sono diventate un fenomeno molto comune, e, una volta formate, continuano a espandersi fino a creare uno strato nuvoloso di colore bianco lattiginoso, che svolge la funzione di filtro per i raggi solari. Questo nuovo tipo di “scie di condensa” straordinariamente persistenti non viene rilasciato dagli aerei di linea, ma da velivoli senza insegne di riconoscimento che, invece di seguire le ordinarie rotte commerciali, tagliano il cielo in lungo e in largo formando delle linee parallele o dei reticolati geometrici. In questo modo, tutto lo spazio aereo al loro interno viene saturato da un sottile velo nuvoloso (una vera e propria “cappa”) prodotto dalla progressiva espansione delle scie. Basta infatti osservarne le dinamiche per non avere più alcun dubbio a riguardo: le scie aeree, invece di dissolversi fino a scomparire in brevissimo tempo, continuano a espandersi fino a coprire tutto il cielo.
Le istituzioni e gli organi d’informazione mainstream sostengono che si tratta solo di normali scie di condensa, ma le modalità con cui vengono rilasciate non sembrano affatto casuali, poiché, se l’intenzione di questi velivoli fosse veramente quella di saturare l’intero spazio aereo con delle sostanze chimiche, gli aerei cisterna militari dovrebbero applicare proprio questa tecnica d’irrorazione a scacchiera o a linee parallele.
“Le irrorazioni tossiche, altrimenti note come scie chimiche, vengono disseminate sugli Stati Uniti, sul Messico, sul Canada e sull’Europa. Conosco personalmente due basi che ospitano gli aerei impiegati in queste operazioni […]. Ho potuto osservare di persona questi grandi aerei mentre erano fermi a terra senza alcuna insegna di identificazione. Bisogna fermare questo crimine.”
Ted Gunderson, ex direttore dell’FBI.
Tratto da: Evoluzione non autorizzata di Marco Pizzuti