Il senso di appartenenza come bisogno primario
Il senso di appartenenza è un bisogno fondamentale dell’individuo. Esso è riscontrabile persino nei bambini, i quali sentono l’istinto e il bisogno di appartenere alla loro famiglia. “Io appartengo” è un bisogno atavico, che probabilmente affonda le sue radici in epoche in cui appartenere al clan significava sopravvivere.
Nelle scelte di appartenenza siamo guidati dalla coscienza individuale, attraverso la sensazione interiore di innocenza o colpevolezza, di giusto o sbagliato. Per esempio, se difendiamo le regole che abbiamo acquisito nel nostro sistema familiare, percepiamo tale atteggiamento come giusto, diversamente ci sentiamo in colpa o arrabbiati quando ci allontaniamo dal sistema. Il bisogno di appartenere ci lega al nostro sistema e fa sì che ne “sposiamo” le regole e le dinamiche, facendocene carico.
Il nostro posto nella vita
Eppure, tante volte nella vita ci troviamo davanti a un bivio e dobbiamo scegliere tra ciò che sentiamo giusto per noi e ciò che sono le aspettative della famiglia e del sistema di appartenenza. Nella nostra vita ci sono i “posti giusti” in cui stare e lo sappiamo quando ci sentiamo forti, in cui abbiamo chiarezza di pensieri e intenti.
Il posto giusto è il posto in cui una persona decide di stare in un periodo specifico della sua vita, quando è connessa con le proprie emozioni primarie, con la propria verità.
Trovare il proprio posto nella vita, nel lavoro, rispetto ai genitori, figli e partner è la principale fonte di rilassamento e piacere. Il resto viene da sé. Al proprio posto si è forti e sereni. La vita stessa ci sostiene e ciò che ci serve per vivere felici giunge a noi in armonia con l’abbondanza che ci circonda, senza sforzo. Cessiamo di nuotare controcorrente e ci abbandoniamo al flusso della vita, imparando a fidarci della vita stessa.
Come diventare consapevoli della nostra libertà
La realtà che percepiamo è il frutto dei nostri pensieri, parole e azioni. Da essi deriva la responsabilità della vita da adulti. Diventare adulti liberi e consapevoli ha un prezzo: attraverso l’autoanalisi bisogna rinunciare a quegli aspetti della personalità basati sulla sofferenza e accettare il senso di colpa che deriva dall’accogliere la coscienza dello spirito. Ciò comporta la rinuncia alle richieste della coscienza individuale e sistemica e ci porta a prendere atto della responsabilità della nostra libertà.