Articolo pubblicato su www.andreabizzocchi.it

La globalizzazione, che è prima di tutto globalizzazione degli stili di vita, del pensiero e della cultura (si fa per dire in entrambi i casi, perché quello contemporaneo è tutto fuorché un pensiero e quella nella quale siamo immersi è una subcultura), è arrivata dappertutto e le conseguenze sono nefaste, molto più di quanto in prima battuta si potrebbe pensare.

Quando in una piccola cittadina costaricense di pochissime migliaia di abitanti della provincia del Guanacaste in Costa Rica, una regione con una forte tradizione di allevamenti, culla dei cowboys del paese, una regione in cui le tradizioni sono ancora sentitissime e, nel bene e ovviamente anche nel male, orientano in buona parte la vita…, quando, dicevo, in questa cittadina, la domenica pomeriggio si tiene una mostra canina in cui ci sono quadrupedi di ogni tipo con nastrini colorati, vestitini, gonne, pantaloncini, cinture, mutande, code a pon pon e verniciate, fiocchetti, orecchini, collane, occhiali da sole, quando si acconcia il pelo dei poveri animali con trecce e perline e gli si pitturano le unghie…

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