Le credenze sono idee preconcette attraverso cui filtriamo la realtà quotidiana. In effetti, permettiamo loro di creare la nostra realtà, cosicché quel che crediamo della vita diventa la nostra esperienza di vita.
Per quanto intangibile, anche la mente ha una realtà fisica. Le idee, le credenze e le decisioni si manifestano in modo tangibile. La mente, invisibile com’è, influenza il cervello e ne altera lo stato elettrochimico. Tale cambiamento a livello elettrochimico viene quindi trasmesso, attraverso una serie di nervi, all’interno del corpo; il corpo, a sua volta, subisce un cambiamento elettrochimico. Dal momento che ogni cellula è collegata a un nervo e ogni nervo è collegato al cervello, che è a sua volta influenzato dalla mente, è facile rendersi conto di come creiamo la nostra realtà attraverso le nostre credenze e le nostre idee.
Essenzialmente il firewalking, la camminata sul fuoco, è proprio questo. Il fuoco è una metafora di tutte le sfide che di solito cerchiamo di evitare. Imparando a camminare senza farsi male su un letto di carboni ardenti, la gente impara a superare la paura. Comprendiamo che la paura è una credenza, un ostacolo, in questo caso tra il luogo in cui siamo e quello nel quale vogliamo andare. Camminando sui carboni ardenti, attraversiamo la membrana della paura e, facendo questo, impariamo a servirci della paura, anziché esserne schiavi.
Quando si cammina di buon passo sul letto di carboni ardenti, se non si controlla il modo in cui la mente sta commentando l’esperienza, si può udire una voce interna urlare: “Mio Dio, ti si stanno carbonizzando i piedi!”. In quel momento, per evitare di farsi prendere dal panico, è importante prestare attenzione ai propri piedi e non alla propria testa. Ciò che i piedi dicono è: “Sì, è caldo, ma non sta succedendo nulla di grave. È un po’ come camminare scalzi su una strada calda d’estate”.
Il firewalking dimostra come i pensieri influiscano su ogni altro aspetto della nvostra vita. I pensieri cambiano lo stato chimico del cervello e ciò determina un’alterazione anche dello stato chimico del corpo. A chi cammina sul fuoco viene detto di fare molta attenzione ai propri pensieri, dal momento che proprio quei pensieri costituiscono il modo in cui creiamo la nostra realtà. Chi pensa positivamente, vive letteralmente in un ambiente chimico diverso rispetto a chi pensa negativamente. Grava di minore stress il proprio sistema immunitario e le conseguenze benefiche di questo dovrebbero essere ovvie.
È dunque consigliabile evitare di camminare sulle braci se il corpo non è rilassato. Il corpo stesso è un eccellente riflesso dello stato mentale. Se il corpo è teso, ciò indica la presenza di processi mentali che interferiranno con i meccanismi fisici impiegati dal corpo per proteggersi. Pertanto, il firewalking diviene un esercizio per esaminare il collegamento tra mente e corpo.
Fate attenzione a come usate la vostra mente e vi accorgerete presto di come create la vostra realtà, di come create la vostra esperienza di vita. Alcuni insegnanti di crescita interiore sono convinti che la sfida più importante sia rappresentata dal coltivare un’attenta consapevolezza. Questo strumento, da solo, può trasformare radicalmente il modo in cui un individuo sperimenta il proprio senso di esistere. Questo può determinare la differenza tra una vita felice e una infelice.
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