Un sigillo che porta gioia – così si potrebbe tradurre liberamente dall’antico indiano, il sanscrito, il concetto di “mudra”. Riguardo alla precisa origine dei gesti si sa poco. Sicuro è che da secoli i mudra vengono impiegati a fini terapeutici nella cultura orientale e a sostegno di preghiere e rituali in tutto il mondo. Nell’Induismo come anche nel Buddismo si parte dal presupposto che la postura del corpo e i gesti delle mani delle divinità esercitino un potere sull’individuo raccolto in preghiera e in meditazione al loro cospetto. L’uomo assorto in preghiera davanti alla divinità si libera di timori e paure e si fa incontro alla vita con rinnovata fiducia. Lo stesso naturalmente vale anche nel caso in cui pratichiamo noi stessi i mudra e concentriamo i nostri pensieri sulla forza che dimora al nostro interno. E allora, ecco un piccolo esercizio per cominciare a fare conoscenza con questi piccole ma potenti “meditazioni in punta di dita”!
Vajrapradama mudra
Praticate il mudra seguente. Nel silenzio e nella quiete indotti dal mudra raggiungete il vostro centro, la vostra intimità più profonda, e incontrate L’Altissimo, che vi affianca, vi sostiene e vi guida. Ma attenzione! Siete sempre e comunque voi a dover agire – qualsiasi aiuto vi giunga, questo non dovete dimenticarlo mai.
Prima di tutto massaggiatevi i mignoli e poi gli indici – sfregandoli semplicemente con le dita dell’altra mano. Tenete le mani all’altezza dello stomaco se cercate un sostegno interiore o maggiore centratezza. Per affrontare la paura tenetele all’altezza del petto in segno di protezione del vostro cuore. Le punte di pollice, indice e mignolo si toccano, mentre le altre dita sono appena incrociate.
Trasposto nella nostra lingua, Vajrapradama mudra significa più o meno percezione della grazia divina. Le dita incrociate danno stabilità, indici e i pollici trasmettono vigore alla capacità di resistenza e all’equilibrio, mentre i mignoli donano prontezza di parola. Il mudra stimola l’attività cerebrale e ha effetti benefici su polmoni, intestino crasso e cuore.
Visualizzazione
Simulate e sperimentate mentalmente la prossima occasione in cui dovete presentarvi con un atteggiamento sicuro. Prima di tutto prendete coscienza della vostra postura, che esprime in maniera immediata la vostra sicurezza. Poi muovetevi con passo deciso! Ascoltatevi mentre parlate con voce profonda, stentorea, chiara. In breve: percepite con tutti i sensi il vostro atteggiamento sicuro. Ponetevi a garanzia di voi stessi e della questione che vi sta a cuore con fare rilassato, sciolto e disinvolto. A questo punto rivolgetevi al vostro interlocutore, persona o gruppo che sia. All’inizio sarà un po’ chiuso, scettico, se non addirittura maldisposto nei vostri confronti. Voi però non reagite con atteggiamento negativo e neppure soffrite della situazione. Infatti dopo poco vi vengono indirizzate attenzione, benevolenza e schiettezza. Notate come progressivamente si fa strada dentro di voi un senso di vittoria che sembra emergere dalla zona dell’addome fino a colmarvi di gioia e soddisfazione. Poi rimanete ancora qualche minuto seduti e concentratevi sulle quattro fasi del respiro: inspirazione – pausa – espirazione – pausa. Questo vi trasmette stabilità e vi aiuta a centrarvi.
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