Appena lo incontri sei al settimo cielo per la felicità, perché lui si presenta come il migliore degli uomini: è gentile, attento, premuroso e in sua compagnia ti senti una regina. Solitamente è un tipo estroverso, brillante e appare molto sicuro si sé. È un abile corteggiatore che con i suoi modi ti fa sentire la persona più importante del pianeta, ha la capacità di sorprenderti con un regalo che non ti aspettavi, si preoccupa di scegliere il ristorante giusto per invitarti a cena, telefona spesso anche solo per sentire la tua voce, ti invia messaggi carini che ti fanno stampare il sorriso in faccia e gongolare di felicità. Sembra possedere il dono speciale di conoscere i tempi e i modi giusti per fare tutto. Sempre presente e mai invadente, ti mette su un piedistallo e pare vivere in tua adorazione.
Cadere nella sua trappola è facilissimo, perché tutto quell’amore che ti dimostra senza mai apparire bisognoso o inopportuno, ti fa innamorare perdutamente. Purtroppo la meravigliosa situazione idilliaca finisce proprio nel momento esatto in cui lui ha la certezza di aver fatto la sua conquista. Appena sente che sei cotta a puntino, ti butta giù dal piedistallo e comincia a giocare con te come il gatto con il topo. Le sue attenzioni diminuiscono, comincia a criticare alcuni tuoi aspetti fisici o caratteriali e si mostra sempre più sfuggente.
A questo punto, sarebbe meglio lasciarlo andare, ma la sua improvvisa indisponibilità fa scattare in molte donne il desiderio di lanciarsi nella sua difficile conquista. Comincia così, per la donna che si è innamorata di lui, una tortura fatta di ritorni e nuove sparizioni.
Il punto è che il manipolatore affettivo non prova mai un interesse sincero e genuino per l’altra persona, ma la usa per nutrire le proprie insicurezze che camuffa abilmente dietro l’aria di chi sa ciò che vuole e sa come fare a prenderselo. La certezza di essere desiderato, adorato e aspettato, la sicurezza che qualsiasi suo comportamento balordo sarà giustificato dalla donna che lo ama è il nutrimento per la sua falsa forza. Il manipolatore affettivo in realtà è un debole che ha bisogno di continue rassicurazioni.
Il manipolatore affettivo è un maestro nel dire alle donne ciò che vogliono sentire e ogni suo ritorno accende in loro la speranza di trasformare una relazione tormentata in un rapporto stabile e appagante.
La prima cosa che una donna deve fare per liberarsi dalla rete emotiva di un manipolatore affettivo è quella di capire che ci è finita dentro, perché i comportamenti di affetto e freddezza alternati che lui tiene possono confondere le idee. Un uomo che un momento si mostra interessato e poi sparisce porterà a concentrare l’attenzione sui picchi di gioia e farà minimizzare o addirittura dimenticare le pene subite.
Lo scopo del manipolatore è rendere l’altra persona completamente dipendente, farla sentire inadeguata e prosciugare la sua energia vitale, ma siccome non sempre è facile smascherarlo, è importante imparare a riconoscere i tratti tipici che lo contraddistinguono:
Instilla il senso di colpa
Con critiche taglienti e continue, fa sentire l’altra persona inadeguata e perennemente al di sotto delle sue aspettative. Spesso si atteggia a vittima, si offende per un nonnulla e trova sempre il modo per far sentire l’altra persona sbagliata e in colpa portandola a scusarsi e a giustificarsi. Non si assume mai le proprie responsabilità ma è sempre pronto a incolpare la donna che lo ama per ogni cosa che non funziona come lui vorrebbe (per approfondire l’argomento, leggi Come difendersi dalle finte vittime).
Suscita gelosia
Costantemente bisognoso di attenzioni e rassicurazioni, corteggia altre donne e mantiene i contatti con le ex con lo scopo di dimostrare le sue capacità seduttive. Lascia intendere che tutte lo desiderano e lancia forte e chiaro il messaggio che per mantenere la relazione con lui è necessario darsi molto da fare, se non si vuole vederlo sparire. È un vero professionista nel gioco della sfuggevolezza e non dà mai la certezza di averlo conquistato completamente.
Vuole il centro della scena
Pretende di essere l’unica persona nella vita di quella che ritiene la “sua” donna. Lentamente e inesorabilmente, farà di tutto per isolarla dai suoi amici e dalla sua famiglia, perché sa benissimo che privandola dei suoi legami affettivi, la renderà fragile, insicura e sempre più bisognosa di lui. Il manipolatore affettivo vuole essere il protagonista della tua vita, ma ti tratterà sempre come una comparsa e ti darà la continua sensazione di poter essere sostituita in un attimo (attenzione anche agli estremi. Leggi Dicono ti amo da morire).
La strategia migliore per uscire indenni dalla relazione con un manipolatore, è quella di riconoscere il suo gioco perverso e lasciarlo.
È bene tenere sempre in mente che le proprie esigenze e la propria dignità sono prioritarie per vivere una vita felice. Sperare che lui cambi e torni a essere l’uomo meraviglioso che vi ha fatto innamorare è un’illusione che si paga a caro prezzo sentendosi costantemente deluse, arrabbiate e frustrate. Quello che il manipolatore mostra all’inizio di ogni relazione, è una recita per sedurre, ma una volta ottenuta la certezza della conquista, lui perde ogni interesse tranne quello di mantenere la donna che si è innamorata di lui, ai suoi piedi per sempre.
È importante non giustificare i suoi comportamenti ambigui, non lasciarsi intenerire dai suoi messaggi, non credere alle sue promesse che tanto non mantiene mai.
Interrompere ogni forma di comunicazione e smettere di cercare inutili spiegazioni ai suoi comportamenti è l’unico modo per salvare la propria dignità e darsi la possibilità di vivere una relazione paritaria e felice con un uomo che per brillare non ha bisogno di spegnere la vostra luce.