sex and the cityNon amo guardare la televisione, ma devo confessare che la serie di Sex and the City mi ha tenuta inchiodata davanti allo schermo episodio dopo episodio.

Ho amato profondamente queste quattro donne single, così profondamente amiche, solidali, unite e fuori dai soliti schemi comuni che ci propinano il genere femminile felice solo con un anello all’anulare sinistro.

Una serie davvero azzeccata a mio modo di vedere, dove in ogni puntata le quattro amiche ci hanno offerto divertenti battute e finalmente la visione di una donna libera, indipendente, capace di stare da sola e di saper ironizzare sui tanti incontri con gli uomini sbagliati.

Ogni protagonista incarna singolarmente un tipo di donna, una serie di pensieri e modi di essere che ci mostrano quanto diverse e al contempo simili siano tra loro.

Carrie, la vera protagonista, è stata l’emblema delle tante donne che rifiutano l’idea di essere definite da un anello al dito. Dotata di una mente brillante e di un guardaroba invidiabile, tiene una rubrica di successo sul sesso e le relazioni e ci offre l’immagine di una donna fiera e sicura di sé, con la battuta sempre pronta e un’intelligente ironia. Purtroppo tutto crolla quando s’imbatte nel fascino di Mr. Big. Il soprannome che sceglie per l’intrigante uomo d’affari, già ce la dice lunga su quanto piccola si senta Carrie nei confronti di questo tipo, e alla fine con quei tacchi vertiginosi dove si muoveva perfettamente a suo agio in ogni situazione, inciampa nel più banale degli stereotipi che vedono le donne scegliere uomini complicati, emotivamente indisponibili e terrorizzati dai legami sentimentali, con la speranza segreta di poterli cambiare.

Tra separazioni, ritorni appassionati e nuove divisioni, per Carrie sono lacrime, malesseri e sofferenze. E alla fine che succede? Il duro, inconquistabile e gelido cuore di Mr. Big si scioglie e i due si sposano.

Peggio che nelle favole, Sex and the City non solo ci fa credere di nuovo che il principe azzurro esiste, ma addirittura ci convince che se impegniamo diversi anni della nostra vita a subire umiliazioni e mortificazioni, alla fine, cambiare un uomo è possibile.

Se non la smettiamo di farci impappinare il cervello da queste storie, non ne usciremo mai.

Nella vita vera i Mr. Big non cambiano, e uno che ti fa penare per un decennio non si trasforma improvvisamente nell’uomo dei sogni.

 

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