Conversazioni con Ramana Maharshi
Bhagavan, come era chiamato Ramana Maharshi dai suoi fedeli, è stato un maestro spirituale indiano, uno dei più importanti guru dei tempi moderni. A sedici anni ebbe una drammatica esperienza pre-morte che durò circa venti minuti. Durante questa esperienza realizzò il Sé pur non avendo alcuna informazione riguardo la pratica spirituale.
Cercò, invano, di continuare la sua normale vita di ragazzo indiano. Si rese ben presto conto che qualcosa in lui era cambiato e che la vita quotidiana gli sembrava una frivolezza. Decise così di raggiungere Arunachala, una montagna che ispirava timore reverenziale, dove rimase per tutta la vita.
Bhagavan: la consapevolezza del Sé
Ramana Maharshi gettò via tutto quello che possedeva fatta eccezione per un perizoma e si rasò il capo in segno di rinuncia spirituale. Trascorse i successivi cinque anni quasi sempre seduto a occhi chiusi in vari templi e santuari, completamente assorbito nella consapevolezza del Sé. Era talmente assorbito e appagato, che parlava veramente poco e restava immobile anche per giornate intere attirando devoti naturalmente.
Ciò che attraeva le menti e i cuori dei visitatori era l’impressione di santità che immediatamente si provava in sua presenza. Condusse una vita semplice e austera, tuttavia irradiava senza sforzo un potere che era percepito da tutti come un sentimento di benessere e di pace.
Cosa non è ancora stato detto su Ramana Maharshi
Sono stati scritti numerosi libri sulla vita e gli insegnamenti di Bhagavan. Sembra che ormai tutto sia già stato detto. In realtà non è così. Annamalai Swami, un anziano devoto che visse con Ramana Maharshi aveva in serbo molti racconti originali e interessanti, mai raccontati prima.
Tutti questi racconti sono raccolti nel libro Conversazioni con Ramana Maharshi. Dal diario di Annamalai Swami. Un libro curato da David Godman, che ha intervistato Annamalai e ha riportato i suoi racconti in forma fedelissima sotto forma sul diario.
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