Come si raggiunge la consapevolezza del Sé
Ramana Maharshi ebbe consapevolezza del Sé durante un’esperienza pre-morte avvenuta quando aveva sedici anni. Un’esperienza che lo cambiò totalmente portandolo ad abbandonare la sua casa e a trasferirsi sulla montagna Arunachala. Qui visse tutto il resto della sua vita senza mai spostarsi.
Si liberò immediatamente di tutti i suoi possedimenti eccetto di un perizoma e cominciò la sua nuova vita. I primi anni li trascorse essenzialmente seduto ad occhi chiusi immerso nella ricerca della coscienza del Sé.
La via dell’insegnamento secondo Ramana Maharshi
Dopo alcuni anni di vita sui pendii, la sua consapevolezza interiore cominciò a manifestarsi come un esteriore splendore spirituale. Questo splendore attrasse un piccolo cerchio di seguaci e, sebbene egli rimanesse in silenzio per la maggior parte del tempo, intraprese la via dell’insegnamento.
Il suo gruppo di seguaci crebbe sempre di più. I suoi seguaci lo chiamavano Bhagavan che significa Signore o Dio. Essi venivano attratti dalla pace che sentivano in sua presenza, altri dal modo autorevole in cui egli guidava i cercatori spirituali e interpretava gli insegnamenti religiosi, e qualcuno semplicemente gli raccontava i suoi problemi.
Gli insegnamenti di Ramana Maharshi
Bhagavan trasmetteva i suoi insegnamenti in maniera insolita. Affidò raramente alla carta le sue idee, rispondendo oralmente alle domande dei suoi seguaci. Questi ultimi venivano trattati equamente, indipendentemente dal loro status sociale.
Gli insegnamenti verbali fluirono con autorità dalla sua diretta conoscenza che la coscienza era la sola realtà esistente. Il libro Sii ciò che sei è diviso in 21 capitoli presentati sotto forma di dialogo nei quali sono riportati tutti gli insegnamenti del guru attraverso le domande dei seguaci e le risposte del Bhagavan.
Tra le domande più frequenti troviamo ad esempio “Se Dio è perfetto, perché c’è il male nel mondo?” oppure “Perché un Dio onnipotente permette la sofferenza quando ha il potere di abolirla in un colpo solo?” Le risposte a queste domande le trovi nel paragrafo 20 Sofferenza e moralità del libro Sii ciò che sei a cura di David Godman.
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