Sri Aurobindo: vita e insegnamenti del maestro dell’umorismo
Sri Aurobindo nasce a Calcutta nel 1872. Studia in Inghilterra e si laurea al King’s College di Cambridge e successivamente insegna all’Università di Baroda. Dopo qualche anno si trasferisce a Calcutta per buttarsi nel cuore della lotta rivoluzionaria.
Viene imprigionato e durante la prigionia approfondisce le sue esperienze interiori e prende coscienza della situazione del mondo. Si accorge che le radici del problema umano affondano nella coscienza cellulare della specie.
Solo la manifestazione del sopramentale, potere di coscienza in grado di trasformare radicalmente l’uomo e la materia.
L’insegnamento di Sri Aurobindo
Sri Aurobindo scrisse diverse opere. Tra queste Savitri, un poema epico di quasi quattromila versi che può essere considerato il suo capolavoro poetico e il suo testamento. Inoltre, è il poema più vasto della letteratura inglese.
Tutte le sue opere sono basate, in particolare, sul principio dell’umorismo. L’umorismo è una delle caratteristiche principali che differenziano gli animali dagli uomini, anche se, come lo stesso Sri Aurobindo affermava, molti uomini sono rimasti allo stadio pre-umano.
In Sri Aurobindo, infatti, il senso dell’umorismo è una qualità innata, che non lo abbandona mai, nemmeno nei momenti più difficili. Da esso trapela il senso di una sovranità assoluta sugli eventi e sulle circostanze e al tempo stesso, un rifiuto profondo dell’abitudine umana a drammatizzare tutto, a rendere tutto troppo serio.
Umorismo
L’umorismo di Sri Aurobindo, oltre che nelle sue opere, si trova maggiormente negli scambi epistolari. Dalla voluminosa corrispondenza con Nirodbaran, un medico poi divenuto suo segretario personale, è stato tratto un libro. Il libro in questione è La Risata Divina a cura di Tommaso Iorco. Questo libro contiene una serie di domande e le relative risposte di Sri Aurobindo, nelle quali mostra la sua innata vena umoristica.
Ad esempio alla domanda: “Siamo felici di sapere che lei è molto occupato con il suo lavoro [far discendere la forza sopramentale sulla terra]; solo che lo abbiamo sentito dire così tante volte, che a quest’ora il Sopramentale, o una qualsiasi Luce, dovrebbero già essere cadute giù”, domanda, che potrebbe risultare provocativa, egli risponderà con il suo solito umorismo. La risposta la trovi al paragrafo Un grande sollievo del libro La Risata Divina.