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Perché l'Italia deve dire no al ricatto del debito pubblico
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Perché il debito pubblico italiano è esploso negli ultimi trent’anni? Chi ha manovrato dietro le quinte per portare il nostro Paese alla situazione attuale? Quanto ancora dovremo sopportare prima di capire che veniamo rapinati quotidianamente dagli stessi personaggi che ci hanno cacciato in questa situazione?
I poteri forti decidono l’andamento delle economie mondiali, determinano i destini delle popolazioni attraverso istituti sovranazionali che esulano da ogni principio democratico e ora mettono l’Italia sotto pressione per derubarla delle sue straordinarie ricchezze (finanziarie, industriali, immobiliari, naturali) e per controllarla come si fa con gli schiavi. Ma non hanno fatto tutto da soli... Hanno avuto al loro servizio una oligarchia finanziaria, industriale e politica, che da un lato ha tradito il proprio Paese e dall’altro promuove quotidianamente un unico governo, un’unica moneta, un unico esercito mondiali. Il tutto alle nostre spalle e sulla nostra pelle.
La spoliazione della sovranità monetaria di una nazione, l’introduzione sottaciuta di modifiche alla sua costituzione e lo strumento del debito sono i passaggi obbligati per mettere in atto strategie di controllo e sottomissione. I recenti casi di Islanda, Ecuador e altri ancora testimoniano che liberarsi dal debito è possibile e che l’Italia può aspirare a sottrarsi al ricatto internazionale. Ricusazione o rinegoziazione del debito, recupero della sovranità monetaria, sviluppo di economie sostenibili e supportate da monete locali sono le strade da percorrere per tornare a essere liberi cittadini e ridare al tempo stesso un futuro al nostro Paese.
Scheda tecnica
- Pagine
- 224 pp.
- Formato
- 12 x 17
- Tipologia
- Brossura
- ISBN
- 9788868200053
- Pubblicazione
- 01/10/2013
Riferimenti Specifici
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Andrea Bizzocchi
Conferenziere, autore e ricercatore, ha scritto di energia, ecologia, stili di vita sostenibili, decrescita, crisi, viaggi e soprattutto di libertà. Il suo metodo di lavoro è una ricerca indipendente svolta evitando rigorosamente qualunque canale di informazione ufficiale. Ove possibile, predilige lesperienza diretta e la ricerca empirica.È autore di: Piccole riflessioni di un criceto in gabbia (magma Edizioni, 2004), Ritorno al passato La fine dellera del petrolio e il futuro che ci attende (Edizioni della decrescita felice, 2009), Pura Vida e altri racconti raminghi (Terra Nuova Edizioni, 2010), Non prendeteci per il Pil Lavorare meno, vivere meglio e ritrovare la libertà perduta (Terra Nuova Edizioni, 2012) e del libro ecologista per bambini e genitori Lettera da Babbo Natale Per una festa più naturale (Macro Junior, 2011).
Partecipa e conferenze e seminari in tutta Italia ed è molto attivo sul web. Vive con poco e in maniera nomadica tra Italia, Stati Uniti e Centroamerica.
Siamo schiavi senza catene, lo siamo perché lo vogliamo, ma il sistema ha delle crepe e dalla prigione con muri invisibili si può evadere. Questo libro è uno stimolo a farlo.
Il Messaggero
Bizzocchi invita a cercare la libertà nella vita di tutti i giorni.
Lifegate
Dobbiamo decondizionarci, ritrovare la libertà di pensare con la nostra testa, ritrovare la voglia e il piacere di essere liberi, soprattutto liberarci dai condizionamenti e dalle paure che ci tengono incatenati. Dobbiamo trovare il coraggio di abbandonare lumiliante vita a cui siamo costretti, per inseguire quella per cui siamo nati: una vita libera. Si può fare!.
Andrea Bizzocchi