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Mani sul mio corpo

Diario di una malata di cancro

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Il diario di una malattia non “combattuta”, ma vissuta quasi come un viaggio all’interno del corpo, che cambia e fa cambiare l’immagine di sé, come momento della vita in cui riflettere e ricostruire, come un cammino nella consapevolezza, verso l’accettazione della malattia come parte di sé. Alla fine del percorso la propria esistenza ne esce ridefinita, con i limiti che la malattia e la cura impongono, ma con la certezza e il desiderio che la vita continui. 
Un viaggio all’interno della sanità vista dalla parte dei malati, nello stesso ambiente di lavoro in cui l’autrice opera da quasi trent’anni, osservato con occhio critico, lucido e talvolta impietoso, che rivela quanto sia importante ascoltare e credere al malato, rispettare la sua autonomia decisionale per facilitarne il processo di guarigione. Scrivere diventa un modo di reagire all'evento-malattia che improvvisamente piomba nella propria quotidianità: giorno dopo giorno razionalità ed emotività si alternano, domande e tentativi di risposte prendono forma. Un diario per ricostruire il senso della propria esistenza e un dono per gli altri, per testimoniare che la vita, nonostante la malattia, è ancora vita, e continua...

Questo titolo è fuori catalogo dal 1 aprile 2010 ed è disponibile solo presso l'editore:
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529

Scheda tecnica

Pagine
192 pp.
Formato
14,5 x 21,5
Tipologia
Brossura
ISBN
9788880935988
Pubblicazione
01/05/2008

Riferimenti Specifici

Voto 

13/05/2013

La mia recensione

l immagine di coportina sugerisce raccoglimento,riflessione amore per se stessi e timore del poi. il corpo bianco è contrapposto al nero che la circonda,ci vedo il bene che convive col male,un simbolismo intriso di vitalità che va oltre l incognita rappresentata dal non colore. la fierezza del corpo che si protende eretto e avvolto da un morbido abbraccio rievoca la volonta di affrontare la vita con la forza della tenerezza. ancora non l ho letto,ma lo farò presto...

Luciana Coèn

Luciana Coèn

Luciana Coèn, donna, figlia, infermiera, madre, malata di cancro, appassionata di scrittura e di letteratura contemporanea, soprattutto femminile e narrativa autobiografica, si occupa di formazione degli operatori sociosanitari e dell'aggiornamento degli infermieri come tutor, docente e coordinatrice dei corsi. Ha partecipato a gruppi di lavoro sull'etica delle cure di fine vita promossi dal Comitato di Bioetica della Regione Toscana. Scrittrice, nel 2007 a Roma ha vinto il Premio Speciale della Giuria per il miglior racconto autobiografico al concorso letterario Un ponte sul fiume guai.